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Rating Italia, oggi arriva il giudizio dell’agenzia S&P

Il debito pubblico del nostro Paese rischia di essere declassato al livello “junk”, cioè spazzatura, a causa delle conseguenze della pandemia sulle finanze dello Stato

di Chiara Merico 24 Aprile 2020 09:56

Il debito italiano sotto la lente di S&P: l’agenzia di rating annuncerà infatti questa sera le sue decisioni sulla valutazione del debito pubblico del nostro Paese, che, in caso di bocciatura, rischia di finire al livello “junk”, cioè spazzatura. S&P è la prima delle tre principali agenzie di rating a esprimersi sul nostro Paese: a maggio dovrebbe pronunciarsi Moody’s e a luglio Fitch.

DUE GRADINI SOPRA IL JUNK


Attualmente il rating del debito italiano è a livello BBB, appena due gradini sopra il livello speculativo (da BB in giù), definito appunto “junk” (spazzatura) perché estremamente rischioso, tanto da non rientare nell’orizzonte di investimento di diversi investitori interrnazionali.

STIME DEL GOVERNO


L’Italia rischia il declassamento a causa dei numeri sulle finanze pubbliche, che stanno ovviamente risentendo della pandemia: secondo le stime del governo, contenute nella prima bozza del Def, il Pil del 2020 è dato in caduta dell’8%, e per quest’anno è previsto uno scostamento di bilancio pubblico di 55 miliardi, che farà schizzare il deficit al 10,4% dall'1,6% e il debito pubblico al 155,7% dal 134,8%.

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RISCHIO TITOLI DI STATO


Se l’Italia subisse un declassamento, tra le conseguenze negative c’è il fatto che per il Tesoro sarà più difficile collocare titoli di Stato: per questo motivo due giorni fa il Consiglio direttivo della Bce ha comunicato che fino a settembre accetterà come garanzia, nell'ambito delle operazioni di rifinanziamento dell'Eurosistema, anche i titoli che dovessero scendere al livello cosiddetto di spazzatura.
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