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Tutto il potenziale a lungo termine delle azioni tecnologiche

Dopo il pessimo ultimo trimestre 2018, l’indice Nasdaq composite delle azioni tecnologiche Usa è risalito di quasi il 10 per cento, anche sulla scia di risultati trimestrali non deludenti

11 Febbraio 2019 09:18
financialounge -  azioni tecnologiche Matt Benckendorf Nasdaq Composite Vontobel Am

Dal primo gennaio allo scorso 7 febbraio, i mercati azionari hanno messo a segno un consistente recupero come si evince dall’indice Msci World in Usd delle Borse mondiali (+7,6%). Ancora meglio le performance degli indici azionari statunitensi, con l’S&P 500 che ha registrato un rimbalzo di otto punti percentuali e l’indice dei titoli tecnologici, il Nasdaq Composite, addirittura vicino a un balzo di 10 punti percentuali. Tuttavia, nonostante l’entità del recupero, non è stato possibile colmare le ferite della profonda correzione scattata da inizio ottobre: infatti dal primo ottobre 2018 al 7 febbraio scorso l’MSCI world e l’S&P500 risultano ancora in ritardo del 7 per cento mentre il Nasdaq Composite è attardato di oltre il 9 per cento.

UN OTTIMO INVESTIMENTO DI LUNGO PERIODO


Resta il fatto che, in un ottica di più lungo termine, l’investimento nell’hi tech Usa si conferma un'eccellente soluzione. Negli ultimi 5 anni, a fonte di un guadagno del 25,7% dell’indice Msci World, il Nasdaq Composite vanta un apprezzamento del 76,6%. Stesso comportamento negli ultimi 10 anni: dal 7 febbraio 2009 a oggi, il Nasdaq Composite sfoggia una performance del 358% contro il 142% dell’esci world.

UN’INVERSIONE DI TENDENZA


“L'attuale rally del settore della tecnologia si spiega in larga misura come un'inversione alla violenta correzione osservata nel quarto trimestre 2018, quando il sentiment degli investitori è stato messo a dura prova da diverse preoccupazioni: dall'indebolimento dell'economia a un inasprimento monetario da parte della Federal Reserve, e dalla dispute commerciali tra Washington e Pechino”, puntualizza Matt Benkendorf, cio della boutique Quality Growth di Vontobel AM.

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TRIMESTRALI E FED NON DELUDONO


Da allora, tuttavia, hanno cominciato ad affluire i numeri sui profitti aziendali del quarto trimestre che non hanno deluso le aspettative risultando, in genere, in linea con le attese degli analisti. Inoltre, la percezione di una Federal Reserve meno intransigente nel proprio percorso di normalizzazione monetaria ha ridotto i timori di ulteriori aumenti dei tassi.

MICROSOFT, AMAZON E ALPHABET-GOOGLE


E’ senz’altro vero che, osservando la graduatoria dei titoli best performer da inizio 2019, si notano ai primi posti molti titoli più ciclici rispetto a quelli hi tech, ma secondo Benkendorf su orizzonti temporali più lunghi restano favorite le compagnie con motori di crescita strutturale. A questo proposito, Benkendorf cita due esempi di società capaci di sfruttare al meglio le potenzialità del passaggio al cloud computing: Microsoft e Amazon. “Sebbene sia un cambiamento tecnologico ancora in fase iniziale, le potenzialità sono già ben delineate. Una terza opzione è Alphabet - Google che svolge un ruolo centrale in un mondo in cui le informazioni sono sempre più numerose. Si tratta di tre compagnie che evidenziano un potenziale a lungo termine per una crescita allettante”, conclude il gestore.
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