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Piccoli bond crescono

10 Maggio 2013 09:00
financialounge -  borsa Fondi obbligazionari imprese italia PMI
Nella relazione del Governo Monti erano stati previsti nella misura di 10,6 miliardi di euro. Ma, finora, non si è arrivati nemmeno a due miliardi. Resta il fatto che lo strumento dei mini-bond, cioè le emissioni obbligazionarie agevolate per le società non quotate in Borsa, cominciano a prendere piede e potrebbero rappresentare, come peraltro erano nelle intenzioni di chi li aveva concepiti, un volano per le PMI italiane alle prese con una restrizione del credito bancario senza precedenti.

Sono sei le emissioni obbligazionarie che hanno utilizzato la norma del decreto Sviluppo del Governo Monti. La più importante, in base al controvalore emesso, è quella del Cerved Group (settore terziario), di ammontare pari a 780 milioni di euro, seguita dal mini-bond da 400 milioni della Rottapharm Madaus (settore farmaceutico), quindi dall’obbligazione da 300 milioni della softweare house Teamsystem, poi dall’emissione da 275 milioni targata Guala Closures (settore dei materiali plastici), dal mini-bond dell’azienda chimica Zobele per 180 milioni fin all’obbligazione quinquennale della Caar, società torinese dell’indotto Fiat, il cui importo è stato limitato a 3 milioni di euro.
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