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Piazza Affari in rosso, non segue il rally di Wall Street

Apertura contrastata per le Borse europee, che poi girano in negativo. Chiusura positiva per i listini asiatici dopo i forti rialzi di Wall Street, brillano i titoli del settore farmaceutico

di Antonio Cardarelli 5 Marzo 2020 12:00
financialounge -  coronavirus mercati Piazza Affari

La prova di forza di Wall Street fa salire i listini dell’Asia, Giappone compreso, ma non convince le Borse europee. Dopo un'apertura intorno alla parità, Milano ha virato al ribasso in area -2%. Stesso andamento anche per gli indici di Francoforte, Parigi, Londra e Madrid.

BORSE ASIATICHE POSITIVE


Sulla scia del rally registrato ieri (mercoledì) a Wall Street, le Borse asiatiche hanno messo a segno rialzi abbastanza consistenti. Il Nikkei 225 di Tokyo ha chiuso a +1,09%, Shanghai +1,99% e l’indice Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato l’1,91%. Rialzi dettati anche dalle notizie provenienti sul fronte finanziamenti per contrastare l’epidemia a livello globale.

62 MILIARDI DI DOLLARI PER I PAESI EMERGENTI


La Banca mondiale, infatti, ha annunciato che metterà a disposizione dei Paesi emergenti 12 miliardi di dollari per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Una somma ancor più importante – 50 miliardi di dollari – arriverà dal Fondo monetario internazionale, sempre allo scopo di aiutare i Paesi in via di sviluppo.

CINA E USA: PRONTI INVESTIMENTI PER 24 MILIARDI DI DOLLARI


Ma anche i singoli governi si stanno muovendo. La Cina è pronta a mettere in campo stimoli fiscali per quasi 16 miliardi di dollari per far ripartire l’economia delle zone colpite. Dagli Usa, invece, arriva la notizia di un accordo bipartisan in Parlamento per sbloccare 8,3 miliardi di dollari da destinare a ricerca, trattamenti e farmaci per le persone contagiate.

WALL STREET SI ALLONTANA DALLA CORREZIONE


Anche grazie a questo intervento Wall Street, nella seduta di mercoledì, ha accelerato sensibilmente. A fine giornata il Dow 30 ha segnato + 4,53% (riducendo le perdite da inizio anno al 5%), l’S&P 500 ha chiuso a +4,22% (-3,12 da inizio anno) mentre il Nasdaq ha guadagnato il 3,85%, unico indice a tornare in positivo (+0,51%) da inizio anno. Ma il dato forse più rilevante è che tutti e tre gli indici si sono allontanati dal pericoloso territorio correzione, ovvero da perdite superiori al 10% dall’inizio del 2020.

Mossa Fed azzardata, forse ha sprecato munizioni


Mossa Fed azzardata, forse ha sprecato munizioni





EFFETTO BIDEN (E BLOOMBERG)


Ovviamente su queste performance pesa (in positivo) la vittoria alle primarie democratiche del moderato Joe Biden, che ha incassato anche l’appoggio di Michael Bloomberg. Il miliardario ex sindaco di New York, infatti, ha deciso di lasciare la corsa.

BRILLANO I TITOLI DEL SETTORE FARMACEUTICO


A brillare di più sul listino americano, incurante dello stato di emergenza dichiarato in California per il coronavirus, sono stati i titoli del settore farmaceutico. L’indice S&P health care è salito del 5,8%, il miglior risultato dal 2008. A trarne beneficio sono state le azioni di United Health (+10,7%) e Centene (+15,6%).
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