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Caos per bonus 600 euro a partite Iva: sito Inps in tilt. Conte: “Attacchi hacker”

Troppe richieste in poco tempo, il sito dell'Inps in tilt nel primo giorno utile per chiedere il bonus da 600 euro. Segnalati scambi di persona tra gli utenti. Conte: "Problemi per attacchi hacker"

di Fabrizio Arnhold 1 Aprile 2020 11:55
financialounge -  bonus coronavirus cura italia INPS partita Iva

Primo giorno da incubo per i liberi professionisti e gli autonomi che hanno chiesto il bonus da 600 euro sul sito dell'Inps. Le prime difficoltà del sito si erano verificate già dopo la mezzanotte, a causa dell'eccesso delle richieste arrivate. Ma nella mattinata di oggi il portale Inps è andato praticamente in tilt, con numerose segnalazioni di utenti che hanno avuto accesso ai profili di altre persone. Inoltre, tantissimi altri iscritti hanno avuto difficoltà a portare a termine la procedura. "Stiamo ricevendo in media 100 domande al secondo", ha spiegato il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico ricordando che le richieste non verranno accolte in ordine cronologico, ma che le domande per il bonus potranno essere presentate per tutto il periodo della crisi.

ATTACCHI HACKER


Il premier Giuseppe Conte ha spiegato ai leader di opposizione riuniti a Palazzo Chigi che i problemi registrati dal siti Inps sono causati da attacchi hacker. 

COME FARE LA RICHIESTA


I liberi professionisti e lavoratori autonomi titolari di partita Iva potranno richiedere da oggi, mercoledì 1 aprile, il bonus di 600 euro previsto dal decreto Cura Italia. L’indennità, che non concorre alla formazione del reddito, dovrebbe essere confermata anche per il mese di aprile e il governo sta valutando la possibilità di incrementare la misura fino a 800 euro, con qualche criterio di assegnazione legato alle perdite nell’attività economica. Il bonus relativo al mese di marzo, invece, può essere richiesto dai liberi professionisti e lavoratori autonomi, iscritti alla gestione separata dell’Inps, senza limiti legati al reddito.

CHI PUÒ RICHIEDERE IL BONUS


Il bonus previsto dal decreto Cura Italia riguarda i liberi professionisti con partita Iva attiva al 23 febbraio e iscritti alla gestione separata Inps e co.co.co., non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, i lavoratori dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, i lavoratori del settore agricolo e i lavoratori dello spettacolo.

COME RICHIEDERE IL BONUS ALL'INPS


Per ricevere l’indennità occorre registrarsi sul sito dell’Inps, la domanda va presentata per via telematica, con una procedura semplificata che prevede l’invio del pin sul cellulare, senza attendere che venga spedito a casa. Gli utenti già in possesso del pin, invece, potranno autenticarsi con la solita procedura. 

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L'INDENNITÀ ANCHE PER I PROFESSIONISTI CON CASSA


Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, insieme al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha firmato il decreto interministeriale che fissa tempi e modalità per richiedere il bonus di 600 euro, definito “reddito di ultima istanza”, anche per i professionisti iscritti alle Casse di previdenza professionali. Si tratta di medici, commercialisti, architetti, avvocati, notai, giornalisti, ecc., che possono inoltrare la domanda alla relativa Cassa di previdenza, a partire dal 1 aprile. L’indennità relativa al mese di marzo sarà erogata a chi ha avuto redditi fino a 35mila euro oppure tra 35 e 50mila, nell’anno di imposta 2018, e abbia subito cali di attività di almeno il 33% nei primi tre mesi del 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019.

Ecco dove cliccare sul sito Inps per richiedere bonus
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