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Partecipare alla rivalutazione del settore acqua

15 Giugno 2012 08:00
financialounge -  acqua ETF megatrend performance specializzazione tematico
Nel corso degli ultimi anni l’acqua è diventata un bene sempre più prezioso. Sia perché al crescere della popolazione aumetano le esigenze primarie e sia perché l’acqua rappresenta un bene basilare in molte industrie: alcuni osservatori hanno calcolato, per esempio, che per produrre un litro di una bibita gassata occorrono 10 litri d’acqua. Insomma, le attività legate alla gestione dei business dei servizi idrici sono diventate già oggi molto redditizie e, soprattutto, il valore delle risorse idriche è destinato a diventare ancora più caro nel futuro. Il risparmiatore che volesse partecipare al megatrend della crescita del valore della filiera dell’acqua può farlo sia tramite gli Etf (Exchange traded fund) e sia sottoscrivendo fondi comuni specializzati.

Chi acquista l’etf opta per la soluzione più semplice, diretta e meno costosa. Infatti questi prodotti, hanno l’obiettivo di replicare in modo fedele indici di settore (come per esempio il World Water index cap weighted Ntr) con un costo annuo compreso tra lo 0,50% e lo 0,80%. All’interno dell’indice, di solito, sono comprese poche decine di selezionati titoli: nel World Water index cap weighted Ntr, indice azionario calcolato dalla Dow Jones in collaborazione con SAM (Sustainable Asset Management) che rappresenta il settore idrico a livello globale, prendono posto le 20 più grandi società (per capitalizzazione del flottante) selezionate tra quelle comprese nell'indice Dow Jones World Index e i cui ricavi derivino prevalentemente dalle attività legate alla gestione dell'acqua: water utilities, water infrastructure e water treatment.

Chi, invece, sceglie un fondo comune d’investimento specializzato sul settore idrico si assicura invece, a fronte di un costo annuo superiore, intorno al 2,0% -2,2%, una più ampia diversificazione di portafoglio. Infatti, questi fondi investono di norma in 60 -80 titoli operativi nei settori del trattamento idrico, della fornitura dell’acqua, delle tecnologie applicate all’acqua e dei servizi ambientali. Titoli che vengono accuratamente selezionati da team di gestione specializzati con l’obiettivo di ridurre la volatilità dell’investimento e, a contempo, di cercare di ottimizzare le performance nel medio lungo termine.

Negli ultimi tre anni, i fondi specializzati nel settore idrico, infatti, hanno mostrato una volatilità media inferiore all’indice delle Borse mondiali, un beta dello 0,76, (cioè variano dello 0,76% per ogni punto percentuale, al rialzo o al ribasso, dell’indice delle Borse mondiali) e un coefficiente di correlazione con gli indici di settore dello 0,82 (per effetto della diversificazione di portafoglio).
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