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Microsoft, toccata e fuga nel club dei mille miliardi di dollari

Dopo Apple e Amazon, Microsoft ha sfiorato i mille miliardi di capitalizzazione di Borsa grazie anche ad una trimestrale da record. Attesa per i dati di oggi relativi al secondo trimestre di Apple

di Redazione 30 Aprile 2019 09:48
financialounge -  Amazon Apple capitalizzazione microsoft Wall Street https://www.flickr.com/photos/jeepersmedia/15967510239

Giovedì scorso, in concomitanza della propria trimestrale da record, Microsoft ha fatto il suo ingresso per un brevissimo periodo nel più esclusivo dei club aziendali: durante le contrattazioni di Borsa la sua capitalizzazione di mercato ha superato per la prima volta i mille miliardi di dollari. Una permanenza tuttavia soltanto transitoria in quanto il titolo ha perso slancio nell’ultima parte delle contrattazioni di Borsa chiudendo a 990 miliardi di dollari di capitalizzazione.


TRIMESTRALE AL DI SOPRA DELLE ATTESE


Il colosso informatico fondato da Bill Gates ha sfoggiato utili e fatturato del terzo trimestre dell'esercizio fiscale al di sopra delle stime degli analisti grazie soprattutto alle attività di cloud computing. Tra gennaio e marzo i ricavi di Microsoft sono saliti a 30,6 miliardi (+14% rispetto all'anno precedente), superiori ai 29,9 miliardi stimati dagli analisti: l’utile netto si è invece attestato a 8,8 miliardi, pari a 1,14 dollari per azione, anche in questo caso al di sopra del dollaro per azione stimato dal consensus.


LA PRIMA È STATA APPLE


Tornando all’exploit in Borsa di giovedì scorso, Microsoft è la terza corporation USA quotata in Borsa a violare il livello di mille miliardi di dollari di valore di mercato, sebbene poi sia stata ricacciata al di sotto di tale livello (ieri ha chiuso a 995 miliardi). Apple ha superato per prima i mille miliardi di dollari in Borsa lo scorso agosto per poi toccare un picco di 1.100 miliardi in ottobre. Successivamente, però, ha oscillato in modo vistoso con gli investitori intimoriti dal rallentamento delle vendite degli iPhone, arrivando a perdere il 40% del suo valore all'inizio di gennaio (ieri ha chiuso a 963 miliardi di capitalizzazione).


AMAZON SULLA SCIA DEI GUSTI DEI CONSUMATORI


Anche il titolo Amazon ha trascorso alcune ore al di sopra dei 1.000 miliardi di dollari di valore di Borsa nello scorso mese di settembre, ma senza aver mai chiuso al di sopra di tale livello (esattamente come Microsoft). Il titolo, ancora vulnerabile alle abitudini di acquisto dei consumatori, è sceso del 34% nei successivi quattro mesi (e ieri ha chiuso a 959 miliardi di capitalizzazione). Sia Apple che Amazon sono rimbalzati dai minimi degli ultimi mesi ma nessuno dei due colossi ha ancora rivisitato i mille miliardi di dollari di capitalizzazione.

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OGGI LA TRIMESTRALE DI APPLE


Mentre gli azionisti di Microsoft dovrebbero essere meno nervosi alla luce dei brillanti dati trimestrali che confermano la migrazione da una società di software tradizionale a un gigante del cloud che guadagna in misura crescente dagli abbonamenti che garantiscono maggiori certezze in merito alle entrate, quelli di Apple aspettano con ansia i dati delle trimestrali. Quelli relativi al secondo trimestrale fiscale del 2019 saranno resi noti oggi: si tratta del primo trimestre dopo quello concluso il 29 dicembre 2018, nel quale l’azienda di Cupertino aveva annunciato ricavi trimestrali a 84,3 miliardi di dollari, in contrazione del 5% rispetto al trimestre dell’anno precedente. Per il secondo trimestre, Apple ha già fornito alcune indicazioni sul fatturato (che dovrebbe attestarsi fra i 55 e i 59 miliardi di dollari), sul margine lordo (fra il 37% e il 38%), sui costi operativi (tra gli 8,5 e gli 8,6 miliardi di dollari) e sull’aliquota fiscale (intorno al 17%).


PER AMAZON IL MIGLIOR RISULTATO DI SEMPRE


Venerdì scorso, invece, Amazon ha diffuso i dati del primo trimestre del 2019 in cui ha registrato un utile di 3,56 miliardi di dollari, il suo risultato migliore di sempre: nello stesso periodo del 2018 i profitti non erano andati oltre gli 1,6 miliardi di dollari. I ricavi sono balzati a 59,7 miliardi di dollari, il 17 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

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IL CONSENSO DEGLI ANALISTI


Ma quali sono le stime di consenso degli analisti sui tre titoli iscritti nell’esclusivo club da mille miliardi di dollari di capitalizzazione di Borsa? Il titolo Microsoft, che ieri ha terminato le contrattazioni a 129,75 dollari, evidenzia un rapporto prezzo – utili (p/e) di 28,86 e ha un target price a 12 mesi di 130,94 dollari, al di sotto dei 131,37 dollari del suo massimo nelle ultime 52 settimane. Il titolo Amazon, che ieri ha chiuso a 1.938 dollari, mostra un p/e di 96,85 con un prezzo obiettivo degli analisti a 12 mesi di 2088,8 dollari mentre il suo massimo nelle ultime 52 è stato fissato a 2050,50 dollari. Il titolo Apple, infine, che ieri ha concluso la giornata di Borsa a 204,6 dollari, pari ad un p/e di 16,86, ha un target price a 12 mesi di 199,77 dollari che si confronta con i 233,47 dollari che costituiscono il suo massimo delle ultime 52 settimane.
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