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Anthony Smouha

Mercato obbligazionario, tutte le occasioni nella seconda parte dell’anno

Nell’area euro sono interessanti soprattutto le emissioni subordinate dei finanziari mentre nell’area dollaro bene sia i titoli al 5% che quelli il cui tasso da fisso sarà trasformato in variabile.

13 Agosto 2018 15:15
financialounge -  Anthony Smouha GAM Gregoire Mivelaz mercati obbligazionari

Il 2018, almeno finora, non è stato affatto un buon anno per gli investitori obbligazionari. Infatti, guardando gli indici Fideuram dei fondi obbligazionari, si può facilmente constatare come, a parte quello relativo ai governativi internazionali che mostra un modesto +0,28% e quello degli obbligazionari area dollaro che sfoggia un più rotondo +1,49%, gli indici di tutte le altre sotto categorie di fondi a reddito fisso sono in territorio negativo nel periodo che va dal primo gennaio all’8 agosto scorso.

PERDITE DA UNO A OLTRE QUATTRO PUNTO PERCENTUALI


Dagli obbligazionari governativi euro breve termine (-1,05%) agli obbligazionari governativi euro a medio lungo termine (-1,10%), dagli obbligazionari euro corporate bond investment grade (-1,07%) agli obbligazionari misti (-1,35%), dagli obbligazionari Italia (-4,34%) agli obbligazionari Paesi emergenti (-4,79%). A pesare sulle performance da inizio anno l’avvio della fine del QE da parte delle principali banche centrali con la Fed che è in anticipo su tutte le altre e prosegue nel suo cammino di rialzo dei tassi e la BCE che ha confermato la conclusione del programma di acquisto di bond sul mercato per il prossimo mese di dicembre.

ITALIA E PAESI EMERGENTI SOTTO PRESSIONE


In Italia, invece, ha influito negativamente l’esito delle elezioni politiche con il varo di un governo caratterizzato da un profilo euro scettico, mentre il debito emergente ha pagato il rafforzamento del dollaro e dei tassi americani. Tuttavia, per Anthony Smouha e Grégoire Mivelaz, gestori delle strategie Credit Opportunities di GAM Investments, le prospettive per la parte finale dell’anno sembrano essere un po’ più incoraggianti.

I tre criteri che distinguono investimento e speculazione


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BOND EUROPEI INTERESSANTI


“I rendimenti di molte emissioni sono aumentati e, dal nostro punto di vista, continuiamo a credere che i rendimenti dei bond in euro vicini o superiori al 4% siano molto interessanti, in particolar modo se facciamo riferimento alle obbligazioni con rating investment grade” puntualizzano i due esperti. Anthony Smouha e Grégoire Mivelaz prevedono infatti un proseguimento del percorso virtuoso disegnato negli ultimi tempi dalla maggioranza degli istituti finanziari europei e cioè un rafforzamento del capitale, un contenimento di costi e un rifinanziamento del modello di attività.

DEBITO SUBORDINATO BANCARIO


Un percorso che dovrebbe sostenere positivamente le valutazioni delle obbligazioni delle banche. In particolare, fanno presente i due esperti, nel caso degli istituti che hanno dimostrato di sapersi difendere durante il periodo peggiore (ormai alle spalle) preservando buoni margini , è probabile che gli interventi virtuosi consentano di offrire rendimenti molto interessanti sul loro debito subordinato, compresi i Coco bond.

Obbligazioni, trascurare l’apporto delle cedole porta a errori di valutazione


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TUTOLI USA AL 5% SCUDO CONTRO IL RIALZO DEI TASSI


Per quanto riguarda invece l’area del dollaro americano, Anthony Smouha e Grégoire Mivelaz ritengono probabile che il tasso di interesse del Treasury USA a 10 anni non si spinga molto oltre la soglia del 3%. Ne consegue, puntualizzano i due esperti, che molte obbligazioni a tasso fisso con un rendimento ben superiore al 5% siano relativamente ben protette. Il loro riferimento è al fatto che questa tipologia di titoli dovrebbe garantire con le loro cedole un cuscinetto protettivo sufficiente a proteggere l’investimento dal rialzo dei tassi di mercato. “Inoltre” aggiungono Anthony Smouha e Grégoire Mivelaz, ”abbiamo in portafoglio molte obbligazioni da tasso fisso a variabile in cui il tasso di interesse sarà rifissato nel giro di pochi anni oppure potranno essere revocate”.
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