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Mercati, pausa di riflessione dopo la corsa di inizio anno

Le prese di profitto sui mercati azionari e sulle obbligazioni societarie possono essere fisiologiche dopo il rally. Intanto le nubi sull’economia italiana minacciano il debito pubblico

12 Febbraio 2019 10:37
financialounge -  BTP Euromobiliare SGR italia mercati

Il 2019 ha registrato una brusca inversione di tendenza rispetto al trend molto negativo che aveva contraddistinto il quarto trimestre 2018. Infatti se dal 3 ottobre al 31 dicembre scorsi i mercati azionari e quelli obbligazionari societari avevano accusato pesanti perdite, dal primo gennaio le performance sono tornate a brillare. Per la precisione, abbiamo visto l’indice MSCI world (che replica l’andamento dei mercati azionari internazionali) che ha messo a segno un +7% mentre le obbligazioni high yield hanno ripreso a correre (+5% quelle in dollari Usa e +2,5% quelle europei).

PERCHE' HANNO PREVALSO LE VENDITE


La scorsa settimana, però, hanno prevalso le vendite sulla scia delle ritrovate preoccupazioni circa l’esito della disputa tra Washington e Pechino, i timori per una hard Brexit e il rallentamento dell’Europa che appare forse più preoccupante di quello ipotizzato solo fino a poche settimane fa.

NUOVE NUBI MINACCIOSE SUL DEBITO ITALIANO


“E’ il contesto macro europeo a destare le maggiori preoccupazioni, come peraltro confermato dalla revisione al ribasso delle stime di crescita per quest’anno e il prossimo da parte della Commissione Europea” puntualizzano infatti gli esperti di Euromobiliare Sgr.
Secondo i quali, però, pesano pure i timori circa un ulteriore inasprimento delle dispute commerciali tra Washington e Pechino con ripercussioni negative sul commercio internazionale. Il tutto mentre la congiuntura cinese sforna dati tutt’altro che incoraggianti. “Di assoluto rilevo anche la revisione dei dati sul Pil italiano per il 2019 che passano da 1,2% a 0,2%, accendendo nuovamente i riflettori sui conti pubblici del nostro paese” aggiungono i professionisti di Euromobiliare Sgr.

Video - Europa e Italia sotto i riflettori


Europa e Italia sotto i riflettori





REAZIONE NEGATIVA SUGLI ASSET DOMESTICI


Sulla scia di queste nuove previsioni non positive si è innescata una reazione negativa degli asset finanziari domestici sia sul fronte di Piazza Affari (con l‘indice Ftse Mib che ha chiuso la settimana in calo di oltre un punto percentuale) e sia, soprattutto, nell’ambito dei titoli di stato italiani (con l’indice J.P. Morgan government Italy bond index giù dell’1,75% in 7 giorni). Il Btp, infatti, ha azzerato i guadagni da inizio anno mentre lo spread, cioè il differenziale di rendimento fra i nostri governativi e quelli tedeschi sulla scadenza decennale, è salito di circa 40 punti base (+0,40%), come risultante della combinazione dell’aumento del rendimento del Buono poliennale del Tesoro e della discesa di quello del Bund scivolato quasi a zero, ai minimi del 2016.
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