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Mercati, ora tutti guardano a come si muoverà il dollaro

Da inizio anno il dollaro si è indebolito di oltre l’11 per cento sull’euro, ridimensionando o, addirittura, azzerando i guadagni delle azioni e dei bond americani.

17 Agosto 2017 09:39
financialounge -  dollaro Edoardo Ugolini Zest Asset Management

Se si esaminano le performance da inizio anno delle diverse asset class azionarie e obbligazionarie si nota che i rendimenti in tasca agli investitori della zona euro (e, quindi, anche a quelli italiani) sono stati ridimensionati o, addirittura, azzerati, per la forza della moneta unica (o, per meglio dire, dalla debolezza del dollaro USA).

La divisa di Washington si è infatti indebolita da inizio anno dell’11,6% rispetto all’euro andando ad impattare inevitabilmente in modo importante su tutti gli investimenti espressi in dollari.

L’esempio più eloquente è quello relativo alle azioni americane: a fronte di un +9,1% dell’indice S&P500 che ha registrato nuovi massimi storici, il saldo finale in tasca agli investitori europei (tenuto conto anche dei dividendi distribuiti dalle corporation statunitensi) si riduce ad uno striminzito +0,1%.

Alla luce di questo, ormai tutti gli addetti ai lavori in ambito finanziario guardano a come si muoverà il dollaro. “Le obbligazioni in dollari di buona qualità che scadono nei prossimi due anni rendono il 2,5% in più di quelle in euro e questo è importante poiché la copertura valutaria costa circa il 2,5% all’anno. Per questi motivi siamo ancora compratori di dollari, ovviamente fatte salve nuove indicazioni di politica monetaria o un nuovo set di dati economici” fa sapere Edoardo Ugolini, Portfolio Manager gestore del fondo Zest Absolute Return Var 4 di Zest AM che, in attesa di essere ricompensato dal mercato per questa sua scelta a favore della divisa di Washington, rivela un approccio molto attento all’evoluzione del biglietto verde: “Probabilmente il mese di agosto sarà il ‘mese volatile’, come lo è stato negli ultimi anni, ma contrariamente al sentiment generale di mercato, pensiamo a indici di Borsa più alti e non al ‘consueto crollo agostano’. Tuttavia, per monitorare questo teniamo gli occhi puntati sul dollaro” precisa Edoardo Ugolini.
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