L'oro sale ma è solo speculazione

Siamo ancora molto lontani dai 1.650 dollari l’oncia di inizio anno e ancora più distanti dai 1.900 dollari del settembre 2011, quando fu fissato il record storico.
Resta però il fatto che, con il guadagno del 3% di ieri, le quotazioni dell’oro hanno inanellato una serie di rialzi consecutivi che hanno permesso al prezzo del metallo giallo di recuperare oltre il 10% dal minimo di 1.192 dollari l’oncia di fine giugno.

La quotazione dell’oro spot al mercato di Londra ha infranto ieri quota 1.330 dollari l’oncia, livelli che non venivano toccati da oltre un mese. Secondo gli osservatori non si può parlare di inversione del trend e neppure di archiviazione definitiva di scenari peggiori di quelli già visti.
Questo rally, infatti sarebbe opera esclusiva della speculazione che, approfittando dei prezzi molto sacrificati, ha potuto avviare le ricoperture. Non si sono visti acquisti superiori alla norma da parte delle banche centrali e, soprattutto, non arrivano segnali di ritorno di interesse da parte degli etf specializzati sul settore aurifero il cui patrimonio dovrebbe essere ulteriormente sceso anche la scorsa settimana attestandosi sotto le 2.000 tonnellate, il livello minimo da oltre tre anni.