L’export italiano si riprende in settembre

Mentre oggi il tavolo di lavoro convocato dal Ministro Zanonato con i rappresentanti della filiera dell’automotive affronta i problemi della produzione di autovetture crollata ai livelli del 1958 con meno di 400 mila veicoli prodotti, l’export italiano torna a registrare un segno positivo in settembre (+1,2%).

E lo fa grazie al traino dei paesi extra europei più dinamici al mondo quali la Cina (+18,6%), la Russia (+13,1%), la Turchia (+10,5%) e il Mercosur (+16,9%), il mercato comune dell’America Latina. Debole invece l’incremento negli Stati Uniti (+0,5%) e addirittura in rosso quello in Giappone (-4,1%). Gli esperti macro economici fanno notare che se il dato italiano da inizio anno (intorno al punto percentuale) si colloca al di sotto del 2,5% della crescita globale degli scambi stimata dall’Organizzazione Mondiale del Commercio, è altrettanto vero che in rapporto ai partner europei la situazione è meno negativa.

Basti pensare che la Germania ha accusato un calo delle esportazioni (nei primi 8 mesi dell’anno) dell’1,1%, come risultante della contrazione dell’export in Europa del 2% e del calo dello 0,3% nei mercati extra UE.