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L'efficienza dei fondi

24 Maggio 2013 08:00
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Di norma, i sottoscrittori di fondi comuni guardano al rendimento e all’intervallo di tempo intercorso per realizzarlo. Per esempio, negli ultimi tre anni, da fine aprile 2010 a fine aprile 2013, i fondi azionari hanno reso in media il 9,7%, i bilanciati il 10,35%, i flessibili il 6,13%, i monetari il 3,68% e i fondi obbligazionari il 10,4%.

Entrando nei particolari, si può constatare poi che tra le sotto-categorie di fondi specializzati sulle Borse, gli azionari America hanno messo a segno un guadagno medio del 27,42%, gli azionari internazionali un aumento di valore del 18,54%, gli azionari Europa un rialzo del 17% e gli azionari Italia una perdita del 3,62%. Allo stesso modo, all’interno dei fondi obbligazionari, se quelli specializzati sulle emissioni dei Paesi emergenti vantano un rendimento medio a tre anni del 25,64%, quelli area dollaro sono aumentati del 17,2%, e gli obbligazionari governativi euro a breve termine soltanto il 5,89%.

Tuttavia, la performance da sola non dice tutto sulla gestione: è infatti indispensabile incrociarla con la volatilità. Ogni fondo ha una propria volatilità che lo contraddistingue in modo più significativo delle performance. Infatti, mentre i rendimenti possono variare, la volatilità annaulizzata (ovvero le oscillazioni del valore della quota del fondo su base annua) tende a mantenersi più stabile. Di solito, al crescere della volatilità, aumenta la potenzialità del rendimento del fondo.

Ma non sempre è così ed ecco perché gli analisti di fondi utilizzano parametri ad hoc per misurare l’efficienza dei fondi. Tra questi uno dei più diffusi è l’indice di Sharpe ricavato dal rendimento su base annua in rapporto alla volatilità annualizzata: più è alto il risultato ottenuto e più efficiente è il fondo.

Applicando l’indice di Sharpe alle cinque macro categorie di fondi, si ottiene che gli obbligazionari vantano il rapporto migliore (0,76) davanti ai bilanciati (0,48), ai flessibili (0,23), agli azionari (0,20) e ai monetari (0,17). La categoria di fondi azionari più efficiente negli ultimi tre anni è risultata essere quella dei fondi azionari America (0,73) mentre la meno efficiente è stata quella dei fondi azionari Paesi emergenti (0,02).

Sul versante dei prodotti del risparmio gestito a indirizzo obbligazionario, invece, i più efficienti sono stati gli obbligazionari Paesi emergenti (1,39) mentre quella con rapporto rendimento / rischio inferiore è stata la categoria dei fondi obbligazionari governativi area dollaro (0,33).
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