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Le tante facce del settore financials

26 Marzo 2014 09:10
financialounge -  finanza indice settori
Negli ultimi 12 mesi, tra l’11 marzo 2013 e l’11 marzo scorso ha reso l’11,86% contro il 15,39% dell’indice Msci world globale. Ma il settore finanziario (in base all’indice Msci world financials) ha registrato performance molto differenti nei propri sub-settori: dal +25,3% dei servizi finanziari al +21,2% dell’assicurativo, dal 6,8% del bancario fino al -3,8% dell’immobiliare. È la conferma di quanto possano essere differenti i rendimenti che un investitore può realizzare puntando su questo settore di Borsa.

Un settore che è tra quelli che più ha pagato la crisi del 2007 (scoppio dei mutui subprime USA) e del 2008 (fallimento della banca d’affari Usa Lehman Brothers) in termini di crollo delle quotazioni di Borsa. Ma che ora, dopo sei anni, offre parecchie opportunità di investimento. A patto, però di evitare il pericolo fai da te e di sottoscrivere un buon prodotto azionario specializzato sul settore come, per esempio, i comparti BGF World Financials Fund, FF Global Financial Services Fund, JPM Global Financials.

Si tratta di prodotti del risparmio gestito che selezionano rigorosamente i titoli del settore finanziario più attraenti per il medio lungo termine e che possono spaziare tra le large cap (JPMorgan Chase, Citigroup, Wells Fargo & Co, Berkshire Hathaway, BNP Paribas, U.S. Bancorp, Barclays, Zurich Insurance Group, Prudential PLC, HSBC Holdings, Ubs, Morgan Stanley e Credit Suisse, Visa, Inc.) ma anche tra le società di seconda e terza fascia come (le inglesi Direct Line Insurance Group, St. James's Place le norvegesi SpareBank 1 Midt-Norge, Gjensidige Forsikring ASA, la giapponese Tokio Marine Holdings, la canadese Toronto-Dominion Bank, la svedese Nordea Bank la belga KBC Group.).
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