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Le proposte per il nuovo Libor

10 Ottobre 2012 14:00
financialounge -  libor mercati valutari settore bancario tassi di cambio
Il Libor, London interbank offered rate, è un tasso teorico “di riferimento” cui sono ancorati molti strumenti derivati e cui sono indicizzati mutui e prestiti. Secondo la londinese Financial Service Authority (Fsa, analoga alla nostra Consob) è alla base di transazioni finanziare per almeno 300 miliardi di dollari nel mondo. Viene fissato (per 10 valute e 15 scadenze temporali) attraverso un sondaggio ufficiale condotto al mattino nel quale viene chiesto ad un certo numero di banche a quale tasso potrebbero e accetterebbero di prendere a prestito dei fondi se dovessero chiederne per un importo significativo prima delle 11:00 del mattino.

Il Libor è la media fra la denuncia degli istituti una volta eliminati i tassi più elevati e quelli più bassi. Lo scandalo sulla manipolazione del Libor emerso nelle cronache degli ultimi mesi, nel quale sono state comunicate false dichiarazioni su questi valori, ha condotto le autorità inglesi ad avviare un processo di riforma sulla metodologia con cui viene determinato.

La proposta elaborata da Martin Wheatley, direttore della Financial service authority (Fsa) è stata presentata lo scorso 28 settembre e mette in campo la più grande trasformazione del Libor da quando è stato introdotto nel 1986 dalla Bba (British banker association). Nella proposta il Libor continuerà a dipendere da un panel di banche ma il loro numero sarà aumentato. Il Tasso verrà semplificato tramite l'eliminazione di diverse valute (tra cui dollaro australiano, canadese e neozelandese così come la corona danese e svedese) e di scadenze poco utilizzate riducendo cosi i tassi di riferimento da 150 a 20.

In altri termini, le banche dovranno cessare la compilazione del Libor per quelle valute e scadenze in cui le transazioni sono insufficienti per confermare i valori dichiarati. L’obiettivo è la sostanziale aderenza del tasso di finanziamento interbancario dichiarato con i tassi reali e non con quelli presunti. Insomma, un valore il più possibile lontano dalla discrezionalità. Da ricordare che le banche che fino a oggi hanno partecipato al sondaggio non hanno alcun vincolo a chiudere effettive transazioni al tasso espresso.

Inoltre, si propone che la pubblicazione non avvenga lo stesso giorno ma a distanza di tre mesi. Wheatley chiede poi sanzioni civili e penali per chi dovesse sbagliare, suggerisce che la supervisione sia affidata alla Fsa e che l’amministrazione e la gestione vadano a un organismo indipendente, togliendole così alla Bba.
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