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L’Australia batte le previsioni di crescita
6 Giugno 2014 11:00
L'economia australiana è cresciuta al ritmo più sostenuto degli ultimi due anni sulla scia dell’aumento delle esportazioni e delle costruzione di case, nonostante il rallentamento degli investimenti nel settore minerario.
Nel primo trimestre di quest’anno il prodotto interno lordo è avanzato dell’1,1 per cento rispetto ai tre mesi precedenti battendo le previsioni dello 0,9 per cento in un sondaggio di analisti internazionali; subito dopo l’annuncio del governo, il dollaro australiano si è rafforzato rispetto alla divisa americana e i rendimenti obbligazionari hanno subito un rialzo: il benchmark del Tesoro decennale ha visto salire il rendimento dal 3,71% al 3,78%, cioè al livello più alto dal 22 maggio.
I dati di ieri suggeriscono che l'economia è in forma più che sufficiente per sopportare i previsti tagli di bilancio del governo e un calo nei progetti di investimenti.
"Nonostante alcune percezioni negative, l'economia australiana si sta muovendo nella giusta direzione" ha dichiarato Craig James , economista senior presso la Commonwealth Bank of Australia che ha poi aggiunto: "L'economia è in crescita ben al di sopra della sua tendenza standard, l'inflazione è sotto controllo, i tassi di interesse sono ai minimi storici, la produttività è solida e la costruzione di case e le esportazioni stanno ripartendo”.
Rispetto ad un anno prima, l'economia australiana è cresciuta del 3,5 per cento nel primo trimestre contro il 3,2% previsto dalla media degli economisti: le esportazioni sono aumentate del 4,8 per cento nel primo trimestre, aggiungendo 1,1 punti percentuali alla crescita del PIL mentre gli investimenti nel settore abitativo sono saliti del 4,7 per cento, aggiungendo 0,2 punti alla crescita.
Nel primo trimestre di quest’anno il prodotto interno lordo è avanzato dell’1,1 per cento rispetto ai tre mesi precedenti battendo le previsioni dello 0,9 per cento in un sondaggio di analisti internazionali; subito dopo l’annuncio del governo, il dollaro australiano si è rafforzato rispetto alla divisa americana e i rendimenti obbligazionari hanno subito un rialzo: il benchmark del Tesoro decennale ha visto salire il rendimento dal 3,71% al 3,78%, cioè al livello più alto dal 22 maggio.
I dati di ieri suggeriscono che l'economia è in forma più che sufficiente per sopportare i previsti tagli di bilancio del governo e un calo nei progetti di investimenti.
"Nonostante alcune percezioni negative, l'economia australiana si sta muovendo nella giusta direzione" ha dichiarato Craig James , economista senior presso la Commonwealth Bank of Australia che ha poi aggiunto: "L'economia è in crescita ben al di sopra della sua tendenza standard, l'inflazione è sotto controllo, i tassi di interesse sono ai minimi storici, la produttività è solida e la costruzione di case e le esportazioni stanno ripartendo”.
Rispetto ad un anno prima, l'economia australiana è cresciuta del 3,5 per cento nel primo trimestre contro il 3,2% previsto dalla media degli economisti: le esportazioni sono aumentate del 4,8 per cento nel primo trimestre, aggiungendo 1,1 punti percentuali alla crescita del PIL mentre gli investimenti nel settore abitativo sono saliti del 4,7 per cento, aggiungendo 0,2 punti alla crescita.
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