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L’appeal del settore grandi marchi e lusso

8 Giugno 2012 14:30
financialounge -  cina consumi diversificazione indice lusso mercati emergenti performance portafoglio
L’indice delle Borse mondiali, l’Msci world, ha lasciato sul terreno il 20,2% in euro negli ultimi 5 anni, cioè tra fine maggio 2007 e fine maggio 2012. Nello stesso arco di tempo, però, il settore dei grandi marchi e dei beni di lusso (misurato in base all’indice Msci Textiles, apparel & Luxury goods) ha fatto registrare un guadagno del 43,1%: una performance che si confronta con il -8,9% del settore petrolifero, con il -21,4% del settore auto, con il -48,6% degli assicurativi e il -57,1% dei titoli bancari.

È la conferma che i titoli del lusso possano essere considerati se non anticiclici almeno maggiormente decorrelati dall’andamento generali dei mercati finanziari. Questo non vuol dire che in occasione di pesanti ondate di vendite anche il settore lusso non subisca forti correzioni: subito dopo il fallimento della banca d’affari Lehman Brothers avvenuto nel settembre 2008, e fino al dicembre dello stesso anno, a fronte di una caduta dell’Msci world del 26,9% l’indice Msci Textiles, apparel & Luxury goods accusò una caduta del 29,6%.

È però altrettanto vero, che nei 12 mesi successivi, cioè da gennaio a dicembre 2009, l’indice generale non andò oltre un guadagno del 23% mentre l’indice Msci Textiles, apparel & Luxury goods mise a segno un balzo del 48,4%. Le ragioni della forza relativa del settore dei grandi marchi e del lusso sta nel fatto che le griffe sono un bene sempre più ricercato dai ricchi dei Paesi in via di sviluppo: la fascia dei consumatori più abbienti di Cina, India, Russia, Brasile, Sudafrica, Turchia, Indonesia aumenta in misura significativa di anno in anno in virtù della crescita economica di questi paesi.

Sul fronte dell’offerta, invece, i grandi marchi del lusso quali, per esempio, Lvmh, Gucci, Prada, Ferragamo, Cucinelli, Richemont, Dior, Hermes, Tiffany, Tod’s si contano sulle dita di due mani. Inoltre queste aziende, da diversi anni, sono riuscite a adottare una diversificazione geografica e di prodotto che consente di cogliere al meglio le diverse opportunità presenti nelle varie parti del mondo sia in funzione della crescita economica ma anche della domanda specifica dei consumatori. Dedicare una quota del proprio portafoglio azionario a un fondo specializzato sul settore dei grandi marchi e del lusso può pertanto rappresentare una buona diversificazione in ottica di medio lungo termine.
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