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Fondi obbligazionari

La volatilità dei titoli obbligazionari

18 Luglio 2013 08:00
financialounge -  Fondi obbligazionari titoli di stato volatilità
Quando, nell’estate di due anni fa, scoppiò la crisi del debito sovrano della zona euro, tutti i possessori di titoli di stato compresero che non esisteva l’investimento privo di rischio.

E lo scoprirono nel modo più brusco possibile: si accorsero di come potevano oscillare le quotazioni dei Bot, Cct, Ctz e, soprattutto, Btp anche in una sola seduta di Borsa. È quella che, tecnicamente, viene chiamata volatilità.

Nell’ambito dei titoli obbligazionari, esiste proprio un parametro battezzato volatilità, molto utile per l’investitore: indica infatti di quanto possa variare il prezzo di quel titolo al variare dei tassi di interesse.

Se, per esempio, il titolo in nostro possesso ha un prezzo di 100, un tasso di interesse annuo del 3% e una volatilità del 5%, significa che per ogni punto percentuale di variazione del tasso il prezzo si muove in direzione opposta del 5%: se il tasso di interesse dovesse scendere al 2% il suo prezzo salirebbe a 105 (cioè +5) mentre nel caso opposto, con il tasso di interesse al 4%, la quotazione calerebbe a 95 (ovvero -5%).
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