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La risposta della settimana - 29 gennaio 2014

29 Gennaio 2014 15:35
financialounge -  commissione di gestione Fondi bilanciati Fondi obbligazionari mercati azionari rendimenti
Rispondiamo ad una domanda posta da un nostro lettore:
"Buongiorno, vorrei acquistare 1200 euro di un fondo al 70 per cento obbligazionario. Potete darmi indicazioni?"

Per soddisfare la richiesta del lettore esistono diverse soluzioni ma l’unico dato fornito (70% di obbligazioni) non è sufficiente per restringere il campo ad una rosa di fondi e nemmeno a una specifica categoria di investimento. Proviamo comunque a partire da quell’unico dato per fornire una indicazione concreta al lettore.

Ipotizzando che i fondi comuni con un 70% di obbligazioni in questione abbiano la quota restante impiegata in azioni (30%), si tratterebbe, nella stragrande maggioranza dei casi, di fondi bilanciati obbligazionari.

Questi ultimi, in base alla classificazione di Assogestioni, investono in azioni, in indici azionari e, nei limiti consentiti, in strumenti derivati, per importi che vanno da un minimo del 10% e fino ad un massimo del 50% del portafoglio mentre la quota restante del portafoglio (tra il 90% e il 50%) è impiegata in titoli obbligazionari e in strumenti monetari.

Il loro rendimento medio, in base all’indice di categoria, nell’ultimo triennio (dal dicembre 2010 al dicembre 2013) si è attestato al 9,45% (pari al 3,06% annuo composto) con una volatilità della quota (ovvero la variazione del valore dell’investimento) del 4,16%: tanto per avere dei parametri di confronto, nello stesso arco di tempo, la volatilità dei BOT è stata pari all’1,04%, quella dei CTZ al 2,23%, quella dei CCT al 6,11%, quella dei BTP all’8,34%.

Per quanto riguarda i costi annui complessivi (che in gergo tecnico si definiscono tramite il Ter, total expense ratio), i fondi bilanciati obbligazionari costano in media l’1,6% all’anno, tra spese di gestione, di amministrazione, e di banca depositaria: si tratta tuttavia di costi inclusi già nel valore della quota.

L’investitore, invece, nel caso di sottoscrizione di quote di questa tipologia di fondi, può scegliere tra fondi senza commissioni di ingresso e fondi con commissioni di ingresso: in quest’ultimo caso l’aliquota applicata dalla SGR o dalla banca oscilla tra l’1% e il 2%: nel caso di un investimento da 1.200 euro il sottoscrittore dovrebbe quindi pagare tra i 12 e i 24 euro.
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