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Jeff Bezos il più ricco? Solo perché Gates è stato più generoso

Il patron di Amazon, Jeff Bezos, ha rotto il muro dei 150 mld di dollari diventando l’uomo più ricco dei tempi moderni. Ma se Bill Gates non avesse donato una fortuna alla moglie Melinda…

19 Luglio 2018 07:00
financialounge -  Amazon Jeff Bezos https://twitter.com/JeffBezos/status/987494749559926784

Tra la metà seduta di martedì 16 luglio e l’apertura di mercoledì 17 Jeff Bezos, il patron di Amazon e uomo più ricco del mondo, si è impoverito di oltre 3 mld di dollari. Infatti in poche ore il titolo è sceso a Wall Street da 1.842 a 1.802 dollari, una differenza di 40 dollari che moltiplicata per gli 82 milioni di azioni in portafoglio al 54enne nato nel New Mexico fa appunto 3.280 milioni. Ma poi ha recuperato guadagnando quota 1.845 tra finale del 16 e l’apertura del 18 luglio, e Bezos si è ritrovato più ricco di ben 3,5 mld, sempre di dollari.

JEFF BEZOS, IL PAPERONE DELLA STORIA MODERNA


Lunedì il valore del patrimonio di Jeff Bezos ha sfondato per la prima volta i 150 mld di dollari, facendone la persona più ricca della storia moderna, o almeno dal 1982, da quando Forbes compila la classifica degli uomini più ricchi del mondo. Il record precedente apparteneva a Bill Gates, che nel 1999 toccò brevemente, in piena bolla di Internet, una net worth (patrimonio netto) anche qui presunto di 149 miliardi di dollari, sempre misurata sul prezzo delle azioni di Microsoft vent’anni fa. Oggi Bezos ha preso il largo e la distanza che lo separa da Gates supera i 50 miliardi, anche se Bill rimane il numero due.

OGNI DOLLARO CHE FA AMAZON VALE 82 MILIONI


Da inizio anno il titolo Amazon non ha fatto che correre, passando da poco più di 1.000 dollari per azione ad oltre 1.800 a metà luglio. Sul net worth di Jeff Bezos questo ha significato un aumento di ricchezza, sempre presunta e sulla carta, di oltre 65 miliardi di dollari. In realtà la fortuna di Bezos, che nel 2013 si è regalato anche il Washington Post, da inizio anno è salita ‘solo’ di circa 55 miliardi, perché un po’ di azioni le ha vendute. Ricchezza presunta e sulla carta perché per far diventare la ricchezza incorporata nei titoli una cosa reale e concreta fatta di bigliettoni verdi, Bezos dovrebbe vendere i suoi 82 milioni di azioni Amazon, con effetti che è facile prevedere catastrofici per le quotazioni. In pratica ogni volta che il titolo Amazon si muove in su o in giù di un dollaro, Bezos diventa più ricco o più povero di 82 milioni di dollari.

RICCHEZZA FAMILIARE


Dopo aver raggiunto il primato della ricchezza individuale in tempi moderni, a Bezos manca ancora di un soffio, anzi di una miliardata e mezzo di dollari, di superare il primato della ricchezza familiare, finora detenuto dalla dinastia Walton, la più ricca del mondo con 151,5 mld di dollari, quelli che hanno ereditato la fortuna dei loro progenitori fondatori di WalMart.

BILL GATES, UNA GENEROSITA’ DA 90 MLD


Il numero due dei ricchissimi del mondo, Bill Gates, sarebbe comunque ancora il numero uno, con un valore netto superiore a quello di Bezos a oltre 150 miliardi di dollari, se si fosse tenuti stretti tutti i soldi nel corso degli anni. La sua fortuna, stimata da Bloomberg, ammonta solo a 95,3 miliardi di dollari solo perchè ha dato via in beneficienza e altre opere di filantropia, in grand parte attraverso la Bill & Melinda Gates Foundation, quasi 700 milioni di azioni Microsoft, che ai prezzi di borsa di oggi valgono oltre 84 mld di dollari, più altri 3 mld di dollari in cash e altri asset, iniziando sin dal 1996. Se si fosse tenuto tutto oggi sarebbe a quota 185 mld di dollari, o giù di lì.

Settore tecnologico, Microsoft tra i titoli con possibilità di crescita


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GLI ALTRI PAPERONI


La lista dei “billionaire” mondiali dietro i Bezos e Gates è lunga e variegata. Al terzo posto troviamo, sempre secondo Forbes, Warren Buffett con 84 miliardi di dollari. Mark Zuckerberg è quinto con 71 miliardi, dietro il patron di LVMH Bernard Arnault. Silvio Berlusconi è “solo”190esimo, con 8 miliardi di dollari di patrimonio stimato, preceduto, per esempio, dal proprietario del Chelsea Roman Abramovich (140esimo), dal patron di Tesla Inc. Elon Musk (54esimo con poco meno di 20 miliardi di dollari). Ma c’è anche chi, invece di comprare yacht o mega ville, preferisce donare il proprio patrimonio in beneficienza. E’ il caso di Tim Cook, successore di Steve Jobs a capo della Apple, che ha donato le proprie partecipazioni nella società per un valore complessivo di circa 785 milioni di dollari.
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