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L’Iran non fa paura, Borse europee e Wall Street in positivo

I missili dell’Iran contro le basi americane non spaventano i mercati: Wall Street apre in leggero rialzo mentre il petrolio perde terreno. I venti di guerra, per il momento, sembrano lontani

di Antonio Cardarelli 8 Gennaio 2020 17:00
financialounge -  daily news iran

Nonostante l’attacco missilistico iraniano contro le basi Usa in Iraq, sui mercati sembra prevalere un leggero ottimismo. Dopo le perdite registrate sui listini di Tokyo e Shanghai e un’apertura in rosso anche sulle Borse europee, che poi hanno virato in positivo, la giornata è stata segnata dall’apertura positiva di Wall Street di poco inferiore allo 0,20% sia dell'S&P500 che del Nasdaq.

L’INCIDENTE AEREO


In attesa del discorso di Donald Trump, che dopo aver ostentato sicurezza subito dopo la risposta a suon di missili dell’Iran ha annunciato un intervento per oggi, Wall Street dimostra di non credere alla possibilità di una guerra tra Stati Uniti e Iran. Inoltre, resta ancora da chiarire la dinamica dell’incidente aereo avvenuto nei cieli dell’Iran, praticamente in coincidenza con l’attacco missilistico, costato la vita a 176 persone.

LE MINACCE IRANIANE


Dopo l’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani la tensione resta alta in Medio Oriente, ma i mercati finanziari non sembrano al momento vedere uno scontro armato tra le due potenze come possibile esito delle minacce incrociate. Il presidente iraniano Hassan Rohani, dopo aver parlato di “schiaffo in pieno volto agli Usa” dopo l’attacco missilistico, ha rincarato la dose su Twitter spiegando che “la nostra risposta finale all'assassinio" del generale Soleimani "sarà cacciare tutte le forze americane dalla regione".

I missili iraniani scuotono i mercati. Giù le Borse asiatiche, volano oro e petrolio


I missili iraniani scuotono i mercati. Giù le Borse asiatiche, volano oro e petrolio





BORSE EUROPEE POSITIVE


Minacce che per il momento non sembrano impressionare i mercati finanziari mondiali anche se, come detto, bisognerà attendere la replica – con parole e fatti – del presidente americano Trump. Non solo i mercati europei hanno virato in positivo a metà seduta, facendo registrare guadagni compresi tra lo 0,30% di Milano e lo 0,51% di Francoforte, ma nella giornata le quotazione del petrolio sono tornate a scendere in maniera abbastanza sostanziosa per la prima volta dal 3 gennaio, giorno dell’attacco Usa.

L’ORO CONTINUA A CRESCERE


Mentre l’oro, considerato il bene rifugio per eccellenza in situazioni di questo tipo, ha continuato a correre anche se con passo più lento, Wall Street ha aperto in positivo dopo le perdite (-0,28& dell’S&P500) registrate martedì.
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