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IPO Poste italiane, tutti gli elementi da valutare

12 Ottobre 2015 12:07
financialounge -  IPO Poste Italiane
Nell’articolo “Poste, l’importanza del dividendo per il successo dell’IPO” abbiamo spiegato perché la politica dei dividendi fosse un elemento di estrema importanza per il successo dell’operazione di collocamento in Borsa di Poste Italiane. Ma ora che si conoscono tutti i dati dell’IPO (Initial Public Offering, offerta pubblica d’acquisto) è possibile fare qualche riflessione in più.

Da oggi, e fino al 22 ottobre (salvo chiusura anticipata nel caso in cui vi fosse un numero eccessivo di richieste di adesione) è possibile sottoscrivere negli uffici postali o in banca un pacchetto minimo di 500 titoli il cui prezzo, però, sarà reso noto soltanto il 22 ottobre e potrà essere compreso tra un minimo di 6 euro e un massimo di 7,5 euro. A tutti i sottoscrittori che manterranno ininterrottamente per almeno 12 mesi i titoli Poste Italiane, sarà riconosciuto un lotto di azioni premio (bonus share) di 1 azione ogni 20 possedute: nel caso, per esempio, di 500 azioni acquistate in fase di collocamento, il risparmiatore riceverebbe 25 titoli in regalo nel novembre 2016. Poi c’è il dividendo che, in base a quanto stabilito da Poste italiane, dovrebbe essere pari ad almeno l’80% degli utili consolidati di gruppo: secondo le stime degli analisti, la cedola annua dovrebbe essere di 0,35 euro annui per azione.

Alla luce di tutti questi dati, resta ovviamente la variabile Borsa: non va dimenticato, infatti, che si tratta di capitale di rischio, e che quindi il titolo su listino può subire oscillazioni anche ampie sia al rialzo che al ribasso.

In ogni caso, secondo diversi analisti il gruppo Poste italiane potrebbe essere valorizzato complessivamente in Borsa tra 10 e 11 miliardi: tenendo conto che 7,5 euro per azione corrispondono ad una capitalizzazione di Borsa di Poste italiane di 9,79 miliardi, è probabile che nei primi giorni di quotazione il prezzo possa attestarsi nell’intorno di 7,5 euro. Ne deriva che se il prezzo ufficiale di collocamento sarà inferiore a 7,5 euro ci potrebbe essere anche un rialzo di un certo spessore altrimenti è difficile che si possa assistere a un balzo del titolo. Per il futuro, invece, mantenendo per 12 mesi i titoli acquistati si potrà contare su un guadagno del 10% circa (di cui la metà grazie alla bonus share e l’altra metà in virtù dei dividendi) mentre per quanto riguarda il valore dei titoli molto dipenderà dai risultati aziendali (margini operativi e utili netti) e dallo scenario di fondo dei mercati azionari.
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