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International Editor's Picks - 09 giugno 2014

9 Giugno 2014 09:30
financialounge -  donne Federal Reserve International Editor's Picks Janet Yellen Nifty 50 volatilità William Dudley
La calma piatta innervosisce la Fed
Così come un cielo troppo terso può preannunciare tempesta, mercati troppo calmi fanno innervosire la Federal Reserve. Lo scrive il WSJ citando le sue fonti, secondo cui qualche banchiere centrale si sta chiedendo se la tranquillità che domina sui mercati possa segnalare investitori diventati troppo indifferenti rispetto a rischi che potrebbero dar luogo a bolle o a forte volatilità. Il VIX, l’indice che misura appunto la volatilità, da ben 74 settimane è al di sotto della media di lungo termine, un fenomeno che non si vedeva dal 2006-2007. E quando la Fed si preoccupa c’è da stare attenti, perché di solito non si limita a cogitare, ma se pensa che ci sia un rischio agisce. Il Journal cita William Dudley, presidente della Federal Reserve Bank di New York vicino a Janet Yellen: "mi sta un po’ innervosendo il fatto che la gente si senta così a suo agio in questa fase di bassa volatilità, perché la conseguenza è che si prendono più rischi di quanto sarebbe appropriato." Per far tornare la gente con i piedi per terra c’è un modo molto semplice: alzare i tassi. E la Fed lo sa.

A Wall Street tornano di moda gli anni 60
A ricordarseli di persona sono rimasti in pochi. I Nifty Fifty stocks, quei cinquanta titoli che se li hai in portafoglio non sbagli, bisogna andarli a cercare sui libri di storia. Ma Charlie Bilello su Yahoo Finance ha scoperto che sono tornati di moda, e anche che molti nomi sono ancora gli stessi. I Nifty Fifty hanno già tradito gli investitori cinquant’anni fa, non perché fossero aziende in cattivo stato, tant’è che Walt Disney e Pepsico sono ancora lì. Ma perché siccome li volevano tutti si pagavano cari. Troppo. E negli anni 70 è arrivata la punizione. Anche oggi gli investitori privilegiano le aziende a larghissima capitalizzazione, che da molti mesi stanno performando molto meglio dei piccoli. Perché? Perché i loro titoli sono molto liquidi, e c’è meno rischio di restare intrappolati se il mercato si gira. Ma allora questo vuol dire che uno storno è nelle carte, o almeno è un rischio che pesa sulle scelte del mercato.

Le quote rosa di Forbes
Non ci sono grandi sorprese nella classifica della prestigiosa rivista sulle 100 donne più potenti del mondo. La guida sempre Angela Merkel incalzata da Janet Jellen pronta al sorpasso. Hillary Clinton è davanti a Michelle Obama ma non si sa per quanto, molti dicono che non correrà alle presidenziali mentre la First Lady sembra si stia preparando a diventare senatrice. La classifica di Forbes ci ricorda anche alcune cose sotto gli occhi di tutti ma che magari sfuggono, come il fatto che le prime tre economie del Sud America, Brasile, Argentina e Cile, sono governate da donne: Dilma Rousseff, Cristina Kirchner, Michelle Bachelet, con la brasiliana piazzata addirittura al quarto posto, dopo (sorpresa!) Melinda Gates e prima della Lagarde, di Hillary e di Michelle.
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