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Innovazione aziendale, ad agosto raggiunto il nuovo massimo dell’anno

L’Indice Ifiit, accreditato presso il Ministero dello sviluppo economico e l’Agenzia dell’Innovazione, a quota 38,40 punti, il nuovo massimo dell’anno.

18 Agosto 2017 09:25
financialounge -  indice Ifiit innovazione settore bancario settore farmaceutico settore manifatturiero settore tecnologico trasporti

I settori industriali produttivi e una parte del terziario avanzato: sono questi i segmenti che stanno trainando il ritmo della propensione all’investimento innovativo in Italia.

Proiettando l’indice fiducia sugli investimenti in innovazione tecnologica (Ifiit), accreditato presso il Ministero dello sviluppo economico e l’Agenzia dell’Innovazione al livello più alto da inizio anno: quota 38,4 punti, circa quattro punti in più rispetto a 12 mesi fa.

Da segnalare che, se la farmaceutica, la meccanica e il settore dei trasporti (lungo tutta la sua lunga filiera) rappresentano i tre pilastri del processo di rinnovamento produttivo in atto, l’industria manifatturiera beneficia della spinta della ripresa della domanda internazionale e dagli incentivi alla sostituzione dei macchinari dettati dal piano Industria 4.0.

Anche nel segmento bancario e in quello dei pagamenti si registra una maggiore dinamicità dovuta sia alla diffusione degli innovativi sistemi di pagamento elettronico legati all’home banking e sia alle app per smartphone, e sia per la necessità di implementare i sistemi informativi dei gruppi coinvolti nelle aggregazioni e nei salvataggi bancari.

Tra i settori che, al contrario, continuano a risentire della lenta ripresa della domanda interna, figurano quelli dell’edilizia e una parte del sistema del commercio al dettaglio.Un altro settore ancora convalescente è poi quello del comparto dei media, dove continuano a pesano le complessità e le debolezze delle testate giornalistiche cartacee, la cui diffusione manifesta tendenze al calo.

In un contesto che ora mostra segnali di ripresa va segnalata sia una vivacità a macchia di leopardo per il comparto energetico.

Infine, se le aree più interessate agli investimenti innovativi si confermano, nell’ordine, Lombardia, Triveneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Lazio, resta sul tavolo una grossa preoccupazione da parte degli imprenditori: la difficoltà di accesso al credito e una crisi di solvibilità che, nonostante un certa diminuzione dal picco degli scorsi trimestri, resta tuttavia diffusa. Preoccupazioni che stanno aumentando sulla scia delle indiscrezioni circa le possibili future mosse della BCE in tema di politica monetaria gradualmente meno accomodante.
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