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Industria italiana del benessere, ora si punta sui turisti

8 Luglio 2015 10:31
financialounge -  benessere settore sanitario turismo
Stabilimento termale attrezzato per fornire trattamenti terapeutici ed estetici. È quello che sempre più comunemente è chiamato SPA, un acronimo della locuzione latina «salus per aquam», coniato per indicare la possibilità di ritrovare la salute (e quindi il benessere) grazie all'acqua ed alle sue proprietà.
Proprio le SPA, insieme alle terme, agli hotel e alle palestre costruiscono la struttura di un settore che si sta dimostrando in grande salute nel nostro paese: l’industria del benessere(all’inglese wellness).

Nel suo insieme il fatturato aggregato raggiunge i 22 miliardi di euro, in aumento del 4,8% rispetto all’anno precedente ed è distribuito in diverse aree di business che raggruppano circa 42 mila imprese: 21 mila delle quali nel solo segmento degli istituti di bellezza, 4.200 hotel, 2.500 centri termali e stabilimenti per il benessere mentale e fisico e circa 12 mila palestre distribuite lungo tutto il territorio nazionale.

Se finora le palestre, anche per la loro capillare diffusione, sono state il fulcro dell’attenzione della maggioranza degli utenti (basti pensare che si calcola che in Italia siano circa 40 milioni i praticanti un’attività sportiva più o meno con regolarità), sta affiorando una nuova tendenza che potrebbe avere sviluppi importanti anche nel nostro paese: il cosiddetto wellness-travel.
Il binomio benessere – turismo vale già oggi nel mondo circa 400 miliardi di dollari, pari al 14% dell’intero settore turistico. Se il nostro paese saprà attrezzarsi per proporsi come una delle mete preferenziali per questi nuovi utenti alla ricerca della bellezza del paesaggio coniugata con quella del corpo, potrebbe svilupparsi un business aggiuntivo di proporzioni ancora più ragguardevoli rispetto ai valori attuali.
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