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fusioni e acquisizioni

Il settore healthcare è in ottima salute

19 Maggio 2014 09:10
financialounge -  fusioni e acquisizioni settore farmaceutico settore sanitario trend
Il settore farmaceutico è da qualche mese sotto i riflettori di Borsa. Le numerose acquisizioni e fusioni (M&A) ventilate, annunciate, o già concluse, hanno rianimato un settore che per molti osservatori è considerato tra i più solidi ma anche meno dinamici del mercato: non a caso, è uno dei pochi settori di Borsa che ha mantenuto anche dopo la profonda crisi dei mercati finanziati degli ultimi anni la connotazione di “settore difensivo”.

Di questa ritrovata dinamicità dell’healthcare hanno beneficiato pure i sottoscrittori dei fondi specializzati che all’8 maggio scorso segnavano un rendimento medio da inizio anno del +4,07% (contro il +1,91% dell’indice generale dei fondi azionari) e a 12 mesi del +16,9% (che si confronta con il +5,9% dei fondi azionari in generale), il tutto con una volatilità (e quindi rischiosità) in linea con la media dei fondi azionari (10,9%).

Performance che, nel caso dei migliori fondi di categoria, sono state anche superiori o, a parità di rendimento, realizzate con una volatilità inferiore. Comparti quali, per citarne alcuni, Pictet - Generics, FF - Global Health Care Fund, BGF - World Healthscience, JPM Global Healthcare, Parvest Equity World Health Care, che possono vantare team di specialisti capaci di selezionare le società vincenti del settore per il prossimo futuro ma anche le possibili prede dei prossimi take over (acquisizioni ostili) o fusioni.

Perché una cosa sembra certa: l’ondata di M&A del settore non solo non sembra destinata a ridimensionarsi a breve ma potrebbe costituire un trend in un settore dove i big pharma sono, da un lato, dotati di ingenti disponibilità liquide e, dall’altro, alla disperata ricerca di aziende per irrobustire la propria linea prodotti minacciata dalla scadenza delle licenze sui farmaci più popolari e redditizi.
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