Contatti

finanza comportamentale

Il Nobel a Thaler certifica la centralità della finanza comportamentale

Riconosciuta l’importanza dei legami tra psicologia ed economia. Tenani (Schroders): “Fondamentale evitare le trappole mentali quando si investe”.

10 Ottobre 2017 15:24
financialounge -  finanza comportamentale Luca Tenani premio nobel Richard Thaler Schroders

Negli ultimi anni si sta parlando sempre di più di educazione finanziaria. Secondo molte ricerche, investitori e risparmiatori sono piuttosto in ritardo sulle tematiche legate all’economia e alla finanza. E l’Italia non fa eccezione, visto che una ricerca di Standard & Poor’s la colloca dietro Kenya, Benin e Togo. Ma associazioni, enti e società di gestione del risparmio stanno cercando di invertire la rotta.

Per questo motivo l’assegnazione del Premio Nobel per l’Economia a Richard Thaler, 72enne professore dell’Università di Chicago, assume un valore simbolico di rilievo. Thaler, infatti, ha conquistato il premio assegnato dall’Accademia reale delle Scienze svedese grazie ai suoi studi proprio nel campo della finanza comportamentale. Dunque, nessuna “teoria delle allocazioni stabili” (Nobel 2012) o “contributi alla macroeconomia dinamica” (Nobel 2004). L’Accademia reale ha premiato Thaler per aver contribuito allo sviluppo dell’economia comportamentale, ovvero per aver impiegato concetti tratti dalla psicologia per elaborare modelli di comportamento alternativi rispetto a quelli formulati dalla teoria economica standard.

In sostanza, il docente statunitense autore (con Cass Sunstein nel 2008) del libro “Nudge, la spinta gentile”, ha aiutato a capire meglio i comportamenti di quello che una volta era considerato l’homo oeconomicus. Un homo permeato di razionalità, con l’unico obiettivo di perseguire unicamente il proprio interesse. Insomma, un tipo poco simpatico ma molto versatile per lo studio dell’economia ma che, purtroppo per gli amanti dei modelli, risulta essere ben distante dalla realtà.

Come ha dimostrato lo stesso Thaler, infatti, spesso le scelte economiche degli esseri umani sono dettate da motivazioni che di razionale hanno poco o nulla. “Nel complesso — si legge nell’annuncio ufficiale dell’Accademia — i contributi di Richard Thaler hanno costruito un ponte tra le analisi economiche e psicologiche dei processi decisionali individuali. Le sue scoperte e indagini teoretiche sono stati gli strumenti per costruire una rapida e nuova espansione dell’economia comportamentale, che ha avuto un impatto profondo su molte aree della ricerca economica”.

Capire il problema, si sa, è il primo passo per risolverlo. Non a caso molte società attive nell’ambito dell’investimento e del risparmio gestito hanno promosso vere e proprie campagne sull’educazione finanziaria. È il caso di Schroders, che ha scelto un approccio interattivo per consentire agli investitori di capire come la psiche umana incide sulle scelte economiche. “Il premio Nobel al professor Thaler - ha commentato Luca Tenani, Country Head Italy, Asset Management di Schroders - è un riconoscimento di assoluto prestigio per l’economia comportamentale e richiamerà certamente l’attenzione sulla necessità di comprendere e tenere in giusta considerazione la componente psicologica delle scelte che facciamo ogni giorno. Nel nostro ambito, quello della gestione del risparmio, proprio la finanza comportamentale si è dimostrata negli anni uno strumento cruciale ed è una parte fondamentale della relazione tra cliente e consulente finanziario: anche per questo, come Schroders da anni promuoviamo tante iniziative sul tema, da Investimente a IncomeIQ, allo studio delle cosiddette ‘trappole mentali’, con l’obiettivo di supportare il rapporto cliente-consulente e facilitare la conoscenza con il 'se stesso investitore'”.
Share:
Trending