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Il dilemma Mediaset: diritti Serie A o pay tv spagnola?

5 Giugno 2014 15:00
financialounge -  calcio fusioni e acquisizioni Mediaset pay tv settore tecnologico Telefonica
In gergo calcistico si chiama contropiede, quando cioè la squadra avversaria conquista palla e riparte nella nostra metà campo che si ritrova sguarnita di difensori.
È quello che è successo ieri a Mediaset, completamente spiazzata dalla mossa del colosso spagnolo Telefonica: l’ex monopolista delle telecomunicazioni in Spagna ha infatti offerto 350 milioni di euro in contanti per il 22% di Digital+ (la pay-tv iberica) in mano al gruppo di Cologno Monzese.
Mediaset, invece, dopo che lunedì Telefonica aveva ufficializzato l’impegno ad acquistare dalla società Prisa il 78% di Digital+, stava valutando di sfruttare il diritto di prelazione su quel 78% che vantava con Prisa per poi negoziare successivamente una gestione duale con Telefonica della pay-tv iberica.

È evidente che la decisione di Telefonica pone Mediaset di fronte a un bivio: o acquistare il 78% di Digital+ di cui ha la prelazione sborsando 750 milioni (la stessa cifra che ha messo sul piatto lunedi Telefonica ) oppure abbandonare la partita della pay- tv spagnola incassando 350 milioni.
Una decisione resa ancora più complessa dal fatto che proprio oggi avrà luogo la presentazione delle offerte per i diritti televisivi della Serie A di calcio a cui Mediaset parteciperà e che dovrà aggiudicarsi (per non meno di 570 milioni) per rendere ancora più appetibile Mediaset Premium ai nuovi potenziali soci esteri, Al Jazeera e la francese Vivendi, dopo che la pay tv italiana si è aggiudicata i diritti della UEFA Champions League in esclusiva per tre anni.

Difficilmente, a meno di clamorosi colpi di scena, Mediaset potrà uscire vincente da tutte e due le partite, e cioè il controllo in esclusiva di Digital+ (che le permetterebbe di avviare una piattaforma pay tv pan europea competitiva con i big continentali) e l’acquisizione dei diritti di Serie A (che la renderebbe il player italiano della pay tv più forte in virtù dei diritti del campionato di calcio italiano e quello della UEFA Champions League europea).
Nei prossimi giorni le decisioni del management di Cologno Monzese potrebbero rivelarsi strategiche per le sorti future dell’intero gruppo televisivo italiano ma anche dei piccoli soci azionisti.
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