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Il cinguettio di Twitter manda in tilt il Nasdaq

7 Maggio 2014 10:20
financialounge -  borsa capitalizzazione nasdaq quotazione sell off twitter
Non sono bastate neppure le dichiarazioni dei principali investitori, Chris Sacca e Rizvi Traverse Management LLC, che si sono impegnati a non vendere dichiarando fiducia nella società con sede a San Francisco, a bloccare il violento sell off (vendita incondizionata del titolo) sul titolo Twitter.

Il valore dell’azione è infatti crollato del 18% a 31,85 dollari alla chiusura di ieri a Wall Street con 135 milioni di titoli scambiati dopo che sono diventati ammissibili alla vendita sul mercato 480 milioni di titoli precedentemente vincolati con il patto di lockup.
Le azioni di Twitter avevano già iniziato a correggere quest'anno dopo che la società aveva registrato un rallentamento della crescita degli utenti, sollevando la preoccupazione circa la possibilità di essere in grado di incrementare i clienti con i tassi di crescita attesi.

"Il lockup però è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso" ha sottolineato Daniel Ernst , analista della Hudson Square Research di New York che ha poi aggiunto: "Se la crescita di Twitter fosse stata in linea con le attese, se la società non avesse avuto una valutazione così alta e se i margini operativi fossero più generosi, non avremmo la situazione del titolo di oggi in Borsa”.

Il crollo di ieri di Twitter è stato il più ampio registrato dopo lo sblocco del lockup dal 2004 rispetto a quanto accaduto a Facebook, LinkedIn, Groupon, Pandora e Google. Dopo il violento calo di ieri, la capitalizzazione di mercato di Twitter si attesta a 19,2 miliardi di dollari: valore che si confronta con i 19 miliardi dollari che Facebook ha accettato di pagare per WhatsApp Inc. nel mese di febbraio.
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