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Idee di investimento – Obbligazioni – 10 dicembre 2018

Le valutazioni in Europa e Asia risultano relativamente attraenti così come gli high yield e i bond di Nigeria e Ghana. In ambito valutario bene sempre il dollaro e, come scudo alla crisi italiana, il franco svizzero.

10 Dicembre 2018 09:30

GLI OBIETTIVI DELL’AMMINISTRAZIONE TRUMP


Edoardo Ugolini , Portfolio Manager di Zest Asset Management e gestore del fondo Zest Absolute Return Var 4  nell’articolo Mercati azionari, ci potrebbero presto essere le basi per un rimbalzo a inizio 2019,  relativamente alle ultime dichiarazioni di Powell che hanno aperto la possibilità ad una pausa di riflessione alla politica di rialzi delineata dalla Fed, dichiara: “L’America di Trump punta ad una identificazione dell’andamento di Wall street con l’andamento dell’economia per cui le pressioni per tenere i tassi ‘sotto il punto di equilibrio’ sono molto forti. Questo comporterà che l’inflazione non sarà una priorità da combattere. In questo scenario siamo tendenzialmente compratori di dollari” precisa Edoardo Ugolini.

AGGIUNGERE RISCHIO A BREVE PER AUMENTARE I RENDIMENTI


Ma se le aspettative sull’inflazione tendono a diminuire anche le possibilità di una recessione all’orizzonte perde di probabilità. Tra chi non crede che la fine del ciclo sia imminente figura Mark Holman, CEO di TwentyFour Asset Management (gruppo Vontobel) per il quale le possibilità sono viste solo nel 2020, anche se nel 2019 ci sarà un rallentamento. Il manager, come puntualizzato nell’articolo Opportunità di acquisto sui bond, soprattutto se vicini a scadenza, pensa che gli USA abbiano oggi i prezzi più cari, anche se il movimento è in parte rientrato, mentre vede l’Europa, la Gran Bretagna e l’Asia più attraenti. Holman prevede che la volatilità resti un tema e per questo sconsiglia di andare a cercare capital gain importanti sulle scadenze più lunghe dei bond. Le vendite causate dalla volatilità sono indifferenziate, e a volta le scadenze brevi sono quelle più facile da vendere. Proprio qui TwentyFour vede le opportunità possibili di acquisto. E fa qualche esempio di bond a scadenza più breve che è stato particolarmente colpito che ora presenta prezzi e rendimenti interessanti, come il perpetual della Coventry Building Society in sterline o quello di Banco Sabadell in euro.

C’È VALORE NEL REDDITO FISSO ASIATICO


Anche Raymond Ma, Gestore di portafoglio di Fidelity International, nell’articolo Occasioni in Asia dopo la tregua Trump-Xi, guarda con interesse all’obbligazionario asiatico. Il mercato del reddito fisso dell’Asia ha registrato un andamento relativamente modesto ed è probabile che la volatilità persista. Secondo Raymond Ma, anche se l’accordo raggiunto al G20 dovesse avere vita breve, resterebbe un buon valore da cogliere nell’obbligazionario investment grade asiatico. Gli spread si attestano su massimi pluriennali e i rendimenti hanno raggiunto livelli senza precedenti dal 2009.

I TITOLI DI STATO DELLA NIGERIA E I BOND GHANESI


Erik Renander, gestore del fondo HI Africa Opportunities, Hedge Invest Sgr, dal canto suo, segnala invece delle interessanti opportunità nei governativi delle Nigeria e del Ghana in valuta locale. “I titoli di stato (T-bill) nigeriani offrono attualmente il 16% ad un anno rispetto al 12% di inizio 2018. Tra i fattori di supporto la decisione del governatore della banca centrale nigeriana di alzare i tassi per attrarre gli investitori stranieri e stabilizzare le riserve” spiega nell’articolo In Africa in cerca di rendimento: opportunità nei bond di Ghana e Nigeria Erik Renander che  guarda con interesse pure ai bond locali del Ghana, il cui rendimento corrente si attesta al 19 per cento. In questo caso, secondo l’analisi dell’esperto, a offrire un supporto alle valutazioni le misure implementate dal Governo e dalla banca centrale che hanno posizionato i tassi a livelli più alti in modo da stabilizzare la valuta tenendo al contempo sotto controllo l’inflazione che, da un massimo del 19% nel 2016, è planata quest’anno al 10%.

PIÙ PESO A GOVERNATIVI E HIGH YIELD


Intanto nello studio di BlackRock (Searching for better returns – Alla ricerca di rendimenti migliori), che è giunto alla sua settima edizione e che ha coinvolto 372 senior executive di compagnie assicurative e di riassicurazione di 27 paesi a cui fanno capo asset in gestione per circa 7.800 miliardi di dollari, è affiorato che il 47% degli assicuratori intervistati si dichiara disposto ad assumere in portafoglio, nei prossimi 12-24 mesi, una maggiore esposizione al rischio: una percentuale di ben 38 punti superiore a quella del 2017.
Non solo. Dallo studio di BlackRock, come illustrato nel’articolo Compagnie assicurative pronte ad aumentare l’esposizione al rischio, emerge che in ambito obbligazionario, il 37% delle compagnie assicurative (rispetto al 9% del 2017) prevede di aumentare il peso in portafoglio per i titoli governativi nei prossimi 12-24 mesi. Aspettative di maggiore incremento da parte degli assicuratori anche verso le obbligazioni high yield (33%), i titoli municipali (35%), le CLO (obbligazione garantita da collaterale) e prestiti bancari (33%).

HIGH CONVICTION IDEAS


Infine, Christophe Bernard, chief strategist di Vontobel, nel presentare il winter outlook ha indicato le cosiddette ‘high conviction ideas’, tra le quali figura il franco svizzero. La valuta elvetica, come argomentato nell’articolo Winter outlook, ecco le ‘high conviction ideas’ per navigare nei mercati del 2019, oltre ad essere supportata da solidi dati economici, costituisce peraltro un robusto argine al rischio politico italiano. Un’altra ‘high conviction idea’ è quella relativa alle obbligazioni societarie high yield globali. L’economia statunitense è ben intonata sulla scia dello stimolo fiscale, mentre grazie ai profitti più solidi emerge un ricorso inferiore alla leva finanziaria. Inoltre se è vero che le valutazione non sono a buon mercato, i rendimenti correnti dei titoli high yield restano significativi nell’attuale contesto di mercato.

 
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