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Idee di investimento – Azioni – 18 marzo 2019

Il rally di Borsa non sembra aver esaurito le cartucce ma ora serve un nuovo catalizzatore per far salire il mercato. Buone notizie dall’America Latina e dai megatrend come smart city e carbon free

18 Marzo 2019 09:29

 

“Il movimento rialzista potrebbe non essersi ancora esaurito ,dal momento che la partecipazione al rally di inizio anno ha interessato un numero ristretto di investitori. Inoltre resta prevalente la convinzione che la crescita macroeconomica sia destinata a mantenersi debole”, specificano nell’articolo Perché il rally azionario non sembra esaurito Andrea Delitala, head of investment advisory, e Marco Piersimoni, senior portfolio manager di Pictet Asset Management. I quali, al contempo, ammettono che la fase di consolidamento del mercato iniziata a marzo possa proseguire in attesa di un nuovo “catalist” positivo per gli acquisti sui listini. L’altro aspetto incoraggiante da tenere nella dovuta considerazione nella strategia d’investimento, e che i due professionisti tengono a sottolineare, riguarda il potenziale correttivo del mercato che, a loro modo di vedere, non sembra ampio alla luce non soltanto del cauto posizionamento nelle scelte di portafoglio degli investitori ma anche per l’ampio supporto derivante dalle politiche monetarie garantite in questa fase dalle banche centrali.

AZIONARIO AMERICA, OUTLOOK POSITIVO PER IL 2019


Un supporto, in particolare quello della Fed, che determina un dollaro americano meno forte rispetto al 2018 con ricadute positive sui mercati emergenti. In particolare l’azionario America Latina che, nonostante l’allungo registrato nei primi due mesi di quest’anno, evidenzia un appeal robusto sia per l’anno in corso e sia per chi ha un orizzonte temporale di lungo periodo. “Per gli investitori che dispongono di un arco di tempo lungo, l’azionario America Latina esercita un forte appeal sulla scia di una classe media in crescita, ingenti risorse naturali e costi della manodopera relativamente bassi”, fa sapere nell’articolo Azionario America Latina, i magnifici sei del 2019 Pablo Riveroll, head of Latin American equities di Schroders. Guardando all’anno in corso, invece, l’esperto ritiene che la spinta all’azionario America Latina possa sopraggiungere dall’outlook per la crescita economica e per l’apporto in particolare di sei paesi: Brasile, Argentina, Colombia, Perù, Cile e Messico. “Le previsioni di crescita sono positive in America Latina per quest’anno, trainate dalla ripresa del Brasile, principale economia della regione. Sebbene l’accelerazione della crescita non dovrebbe assumere contorni spumeggianti, permetterà di risultare superiore a quella globale, in rallentamento. Storicamente, l’aumento del differenziale della crescita rispetto ai mercati sviluppati ha supportato l’azionario America Latina a registrare performance relative migliori”, puntualizza Riveroll.

DALLA GLOBALIZZAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ, IL RUOLO DELLA FINANZA


Intanto prosegue il dibattito sulla finanza sostenibile. Un contributo fondamentale per favorire il cambiamento in questo ambito può arrivare dal mondo della finanza e degli investimenti. Soprattutto dagli operatori che, nel corso degli anni, hanno costruito il proprio modello operativo proprio sulla sostenibilità. E’ il caso di CANDRIAM, i cui principi fondanti sono stati illustrati da Matthieu David, head of Italian bBranch, che ha messo in guardia dai rischi del cosiddetto “greenwashing” che porta molte aziende a cavalcare l’onda della sostenibilità senza crederci realmente. “CANDRIAM sta lavorando per ridefinire il rapporto del settore finanziario con la società nel suo complesso – ha spiegato David nell’articolo Economia sostenibile: una scelta obbligata per industria, finanza e cittadini  – e il nostro percorso è cominciato più di venti anni fa”. Il ruolo dell’asset manager, infatti, viene declinato in CANDRIAM secondo diversi passaggi: dall’esclusione al dialogo con le aziende, fino ad arrivare alla selezione positiva (best in class) e all’impact investing. Il rapporto diretto con le aziende e con i cda è un passaggio cruciale per CANDRIAM, ha sottolineato David, ma la società ha fatto un passo ulteriore nell’ambito della formazione. Nel 2017 è nata la CANDRIAM Academy, una piattaforma gratuita dedicata agli investimenti sostenibili, preceduta l’anno prima dal master in Management of Science in Sustainable Development Goals organizzato in collaborazione con Lumsa.

INVESTIRE SOSTENIBILE FA BENE ALLE PERFORMANCE


D’altra parte, l’applicazione dei criteri Esg non è più una moda o un approccio di marketing: rappresenta una scelta cruciale per le società di investimento, in grado di orientare le decisioni degli investitori, specie dei Millennials. Lo spiega nell’articolo Smart city e carbon free, i nuovi megatrend Paolo Paschetta, country head per l’Italia di Pictet Asset Management. Non si tratta solo di una questione di etica: secondo l’Università di Harvard, un dollaro collocato in società Esg nel 1993 17 anni dopo ne valeva 22,6, contro i 15,4 delle aziende meno attente al tema. Inoltre, lo scorso 7 marzo un nuovo regolamento europeo ha sancito l’obbligo per tutti gli strumenti finanziari proposti al mercato di indicare la propria sostenibilità ambientale e sociale. La riforma si applica a fondi comuni, polizze, schemi pensionistici, gestioni di portafogli individuali e contratti di consulenza: viene sancito il divieto di greenwashing e si prevede un sistema di monitoraggio che sarà garantito dalle tre autorità di vigilanza europee. “Tra l’altro - sottolinea Paschetta - le società che non sono in grado di gestire i rischi ambientali, invece, hanno costi di indebitamento in media superiori del 20%”.
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