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Idee di investimento – Azioni – 11 settembre 2017

11 Settembre 2017 09:26
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Con il passaggio del testimone dalla politica monetaria a quella fiscale, la volatilità continuerà a essere tenuta bassa? Gli investitori potrebbero essere colti impreparati da possibili sorprese negative? A queste domande hanno fornito una precisa risposta Amit Kumar e Ashish Kochar, Gestori azionario USA di Columbia Threadneedle Investments nell’articolo "Mercato azionario, adesso sono necessarie solide capacità di selezione dei titoli”: “In questo contesto i portafogli azionari long/short dovrebbero registrare buone performance, poiché i loro gestori sono in grado di affrontare la volatilità modificando in modo dinamico l’esposizione agli investimenti azionari”. Secondo i due manager, tali portafogli possono beneficiare in misura maggiore dell’andamento divergente delle società, il che offre migliori opportunità in termini di selezione dei titoli basata sui fondamentali. I gestori possono infatti investire non solo in titoli a loro avviso destinati a registrare rialzi, ma anche ‘allo scoperto’ in quelli che probabilmente subiranno ribassi.

Tesi sostanzialmente condivisa da Tomás Pintó, Senior Investment Manager, Co-Lead European Equities di Pictet Asset Management. “In superficie ci sono molte opportunità sulle borse europee, ma i titoli non sono tutti uguali. La selezione è importante sia nei periodi di ribasso che in quelli di rialzo: noi investiamo solo in società in grado di generare abbondanti flussi di cassa e reinvestirli a tassi di rendimento elevati” specifica, nell’articolo “Azioni europee, costruire i portafogli grazie alla paziente attività di ricerca”, Tomás Pintó nel cui mirino rientrano le aziende capaci di mantenere o incrementare la redditività del capitale impiegato (ROCE). Per farlo, Tomás Pintó si concentra sul futuro anziché sul passato di un’azienda, avvalendosi ad esempio del modello proprietario interno di previsione del free cash flow.

Opportunità che possono essere rintracciate in diversi settori, a cominciare da quello bancario che, dopo aver sofferto per anni, negli ultimi 12 mesi ha registrato ottime performance in borsa senza tuttavia incorporare del tutto i fondamentali. Gli esperti di Credit Suisse, che nell’articolo “Settore bancario europeo, perchè le quotazioni restano ancora prudenti” hanno analizzato i dati di bilancio delle principali banche europee quotate, sono arrivati alla conclusione che gli istituti sembrano leggermente economici in base al rapporto prezzo/patrimonio netto (p/bv) e al Rote (return on tangible equity, l’indicatore che misura la redditività operativa di una banca.). “All’inizio dell’estate avevamo intravisto un rischio negativo per il settore, ma ora ci troviamo all’opposto per diverse ragioni. In primis le sorprese relative ai profitti nel secondo trimestre e lo slancio degli utili per azione (eps) di circa il 2,7% migliori rispetto alla media di mercato. In secondo luogo gli investitori non si aspettavano più una riunione ostile della BCE in settembre (come poi è stato). In terzo luogo i rendimenti obbligazionari sono già diminuiti di circa 30 punti base (-0,30%) da luglio. In quarto luogo i dati supportano l’ambiente reflattivo (l’indice CPI dell’inflazione core della zona euro a luglio si è attestato all’1,2%). Infine, e siamo al quinto punto, i flussi in ingresso negli ETF specializzati sull’azionario banche segnalano che l’interesse gli investitori per il settore è in graduale miglioramento” tengono a specificare i professionisti di Credit Suisse.

Un altro settore vivace è quello dell’helathcare come dimostrano pure le operazioni di M&A (fusioni e acquisizioni) promosse dai grandi colossi farmaceutici che, grazie alle ingenti liquidità in cassaforte, possono acquisire sul mercato le società più promettenti o per rafforzarsi nelle branche dove sono leader di mercato o per colmare lacune nel loro business. “L’innovazione anche nell’healthcare fa la differenza in termini di rendimento degli investimenti per due diversi motivi. In primo luogo perché aggiunge molto valore allo sviluppo di un farmaco e, una volta che il farmaco è autorizzato ad essere messo in commercio, genera ingenti flussi di cassa. In secondo luogo, questi flussi di cassa sono facilmente prevedibili dato che esiste un bacino di pazienti definito, un prezzo e un tasso di penetrazione oggettivo. E si tratta anche di flussi di cassa di lunga durata data la presenza di brevetti di protezione” fa sapere nell’articolo “Healthcare, le acquisizioni e l’innovazione supportano i prezzi” Christophe Eggmann, Responsabile delle strategie Health Innovation di GAM che, alla base di ogni sua decisione di investimento, mette nel mirino le aree terapeutiche dall’elevato bisogno medico, dove il manager ritiene che possano esserci segmenti di miglioramento rispetto agli standard di cura attuali, oppure nella ricerca di farmaci completamente nuovi.

Anche il settore del tabacco resta solido e con buone prospettive a medio lungo termine. “Riteniamo che in questo momento il mondo sia un luogo altamente imprevedibile, e che tale imprevedibilità non si rifletta in un mercato in cui l’MSCI World scambia a quasi 17 volte gli utili dei prossimi 12 mesi, utili che a loro volta ipotizzano tassi di crescita a doppia cifra” specificano, nell’articolo “Settore tabacco, il vantaggio del potere di determinazione dei prezzi“, Bruno Paulson, Managing Director e William Lock, Head of International Equity Team di Morgan Stanley IM che, infatti, prediligono le compagnie solide e di qualità, in grado di accrescere stabilmente gli utili con elevati livelli di redditività del capitale operativo. “Collochiamo le aziende del tabacco in questa categoria, purché si tratti di società con una forte presenza nel campo dei prodotti di nuova generazione. La comprovata capacità del tabacco di capitalizzare per svariati decenni non si riflette nelle valutazioni determinate dagli ultimi eventi, a seguito dei quali il premio del settore rispetto all’MSCI World è praticamente scomparso” concludono Bruno Paulson e William Lock.
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