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Idee di investimento - Azioni - 7 gennaio 2020

Wall Street nel 2020 potrebbe salire ancora, ma la differenza la farà la gestione attiva. Tra le opportunità da cogliere quelle nei mercati emergenti e nelle nicchie come il cobalto e le applicazioni smart

di Redazione 7 Gennaio 2020 09:47

IL VALORE AGGIUNTO DELLA GESTIONE ATTIVA


Dove sarà l’S&P 500 fra 12 mesi? E’ questa la domanda di rito all’inizio di ogni nuovo anno. Ma questa volta l’interrogativo è ancora più insidioso perché l’indice di Wall Street ha chiuso il 2019 con un rialzo annuale del +28,9%. Per i prossimi 12 mesi, Francois Trahan, responsabile della strategia azionaria statunitense di UBS, ha previsto che l’S&P 500 finirà il 2020 a 3.000 punti. Trahan, che già per il 2019 aveva fissato il target al più basso livello tra gli strategist censiti da Bloomberg, si conferma anche per il nuovo anno il più pessimista: I due analisti che avevano indicato valori di fine 2019 più vicini a quelli effettivi dell’S&P 500 erano stati David Kostin di Goldman Sachs e Tobias Levkovich di Citigroup a 3.300. Come si legge nell’articolo Wall Street nel 2020? Ecco le previsioni di chi ci ha azzeccato di più nel 2019, il primo indica per fine 2020 un valore dell’indice di Wall Street a 3.400 punti mentre Levkovich lo vede a 3.300. Valori tra i due e i cinque punti percentuali al di sopra degli attuali livelli perché, per il 2020, tutto ruota intorno alle aspettative sugli utili aziendali stimate in moderato rialzo. Previsioni che rafforzano l’idea che la gestione attiva possa stavolta fare la differenza permettendo, a chi si affida ai gestori più affidabili sul mercato azionario Usa, di realizzare performance più consistenti o di registrare una volatilità inferiore a parità di rendimento finale.

BLACKROCK PROMOSSA A OVERWEIGHT


A proposito di gestione attiva, il settore dell’asset management è in costante evoluzione con gli investitori che negli ultimi tempi sembrano favorire le strategie combinate tra attive (fondi d’investimento) e passive (ETF e fondi indicizzati). Una preferenza che ha messo sotto pressione le commissioni, creando un effetto a catena che ha compresso i margini di alcuni asset manager. Ma questi cambiamenti non influenzeranno tutti i player del mercato allo stesso modo. A sostenerlo è un report pubblicato ieri da un Team di analisti di Wells Fargo. Uno studio, come si specifica nell’articolo Risparmio gestito, Wells Fargo promuove BlackRock, aggiornato in base alla nuova metodologia interna adottata dal Team che ha modificato i propri rating sulle case d’investimento, con il titolo BlackRock promosso a overweight (sovrappeso). Nel report si legge che BlackRock, il cui obiettivo di prezzo è stato aumentato da 460 a 575 dollari – il 13% in più rispetto i 509 dollari per azione corrente – ha “significative dimensioni, ampiezza e profondità delle proprie capacità di penetrazione del mercato” che giustificano il rialzo del rating. Christopher Harris, l’analista di Wells Fargo che ha esaminato il colosso del risparmio gestito a cui fanno capo asset per 7 mila miliardi di dollari, ritiene che, nonostante le azioni BlackRock siano aumentate di circa il 38% negli ultimi 12 mesi, evidenziano ancora uno sconto sull’S&P 500, fornendo un “favorevole punto di ingresso”.

ECONOMIE EMERGENTI VISTE IN ACCELERAZIONE NEL 2020


Restando in tema di ‘punti di ingresso interessanti’, nel 2020, secondo Schroders, quattro driver dovrebbero sostenere le azioni emergenti: stimolo creditizio cinese, banche centrali che restano generose, possibile indebolimento del dollaro e interesse di Trump e Xi a evitare una escalation sui dazi. Quattro catalizzatori che – come argomentato nell’articolo Azionario emergente favorito nel 2020 per (almeno) 4 ragioni - dovrebbero esercitare un influsso positivo sui mercati in via di sviluppo nel 2020, con gli economisti di Schroders che stimano, in termini di Pil, una accelerazione al dal 4,1% del 2019 al 4,5%. Anche il ciclo industriale potrebbe migliorare, e dopo il deterioramento degli investimenti delle aziende e degli scambi commerciali potrebbe vedere una ripresa guidata dall’allentamento monetario e fiscale, da un dollaro lievemente più debole e da un parziale affievolimento delle tensioni commerciali.
La conclusione degli esperti di Schroders è che in generale la bilancia dei rischi sembra favorire gli azionari emergenti, dove le valutazioni sono a livelli ragionevoli e le aspettative sugli utili potrebbero essere soddisfatte nel 2020. Sullo sfondo un contesto globale che continua a mostrare debito in eccesso e stagnazione secolare, con crescita sottostante debole. Per questo la visione positiva espressa da Schroders sull’azionario emergente nel 2020 è accompagnata da una nota di cautela.

COBALTO, I CONSIGLI DI CANDRIAM


Allargando l’orizzonte, si intravedono alcune nicchie d’investimento che tuttavia richiedono competenza e l’approccio corretto per scegliere modi e tempi di entrata sul mercato. Tra questi si mette in evidenza il cobalto. Tra le batterie più utilizzate nelle auto a trazione elettrica oggi ci sono quelle al litio che prevedono l’utilizzo di diversi metalli tra cui il cobalto, un elemento fondamentale perché con le sue doti stabilizzanti contribuisce ad evitare il rischio di esplosione delle batterie. Se si guarda alla sostenibilità, il cobalto non rappresenta proprio l’opzione migliore, osserva nell’articolo Cobalto, il nuovo diamante insanguinato Elisa Vergine, Lead ESG Analyst on Environmental Investment & Research di CANDRIAM. Considerata la volatilità dei prezzi, osserva l’analista di Candriam, il riutilizzo del cobalto dalle batterie esaurite è una delle possibili soluzioni per alleggerire la pressione sui prezzi ed evitare di rendersi complici di violazioni dei diritti umani nella RDC. La filiera del riciclo è in fase di forte sviluppo, questa opzione potrebbe soddisfare fino al 10% della domanda di cobalto da parte dell’industria automobilistica e sarà sicuramente una delle soluzioni chiave quando le vetture elettriche attualmente in commercio arriveranno al termine della loro vita utile.

OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO NEL SETTORE SALUTE


Infine, merita una segnalazione pure l’articolo Anche il letto diventa smart, per la salute nel quale si spiega come le tecnologie più innovative stiano rivoluzionando anche il settore della salute, spalancando interessanti opportunità di investimento. “Si prevede, ad esempio, che il settore dell’informatica legata alla salute sia destinato a più che raddoppiare nei prossimi cinque anni fino a raggiungere 390 miliardi di dollari entro il 2024”, nota Lydia Haueter, senior investment manager di Pictet Asset Management, secondo cui “ciò che cresce a un ritmo ancora maggiore è l’importo di dati relativi alla salute che vengono generati”. Grazie a un sequenziamento del genoma ormai a costi convenienti, dilagano le iniziative per sequenziare intere popolazioni e trovare i geni responsabili delle malattie, specifica Haueter, ma “i principali protagonisti del settore sanitario IT sono le compagnie assicurative sanitarie, come United Health. Per loro, i dati sono fondamentali per gestire i costi e migliorare i risultati per i beneficiari. Identificare i gruppi a rischio elevato e disporre di un check up medico sul paziente dal punto di vista della profilassi possono consentire di risparmiare denaro e vite umane”.
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