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Idee di investimento - Azioni - 16 marzo 2020

La correzione delle Borse potrebbe proseguire ma occorre evitare il panico e le aree più esposte al sell-off del mercato. Interessante il settore difensivo healthcare e, a medio lungo termine, hi tech ed emergenti

di Redazione 16 Marzo 2020 08:15

RIDURRE I RISCHI DI PORTAFOGLIO


“Le perdite delle due ultime settimane parlano da sole”, è il commento, nell’articolo Coronavirus, Ethenea: “L’orso si sta affacciando sui mercati" di Michael Blümke, uno dei lead portfolio manager del fondo Ethna-AKTIV, a proposito della reazione dei mercati all’emergenza coronavirus. “Perdite superiori ai 20 punti percentuali significano che il mercato sta passando dalla modalità ‘toro’ a quella ‘orso’. Stiamo considerando l’eventualità di perdite ulteriori e quindi che aumenti la probabilità di una transizione verso una fase ‘orso’ più lunga”. In Ethenea, infatti, dubitano che i più recenti aggiustamenti delle valutazioni azionarie possano essere gli ultimi. “Poiché la conservazione del capitale è un elemento chiave nella filosofia d’investimento di Ethenea, abbiamo ridotto il rischio del nostro portafoglio, al fine di minimizzare i draw down (perdite massime) in questa fase di mercato critica”, ha specificato Blümke.

EVITARE LE AREE DEL MERCATO PIÙ VULNERABILI AL SELL-OFF


“Le prospettive di crescita globale risentiranno probabilmente per tutto il primo semestre 2020 del profondo sconvolgimento delle filiere produttive, in particolare in Asia. In parallelo la drastica contrazione dei viaggi di lavoro e di piacere che colpisce diversi settori determinerà un consistente contraccolpo alle economie di Italia, Francia, e Spagna, il cui una quota significative del PIL deriva dal turismo. Tutto questo aumenta il rischio recessione nell’Area Euro e, a cascata, a livello globale”, fanno sapere gli esperti di Allianz Global Investors nell’articolo Investimenti e coronavirus, AllianzGI: no al panico. Più in generale, è molto probabile che possa proseguire l’alternanza di fasi di propensione al rischio (risk-on) e di avversione (risk off) con ulteriori anomalie dei prezzi che mineranno ulteriormente la fiducia di tutti gli investitori. “Nella confusione, preferiamo la qualità. Nel breve periodo gli investitori dovrebbero evitare le aree più vulnerabili del mercato soggette a sell-off e cercare di individuare società di qualità con un indebitamento contenuto, flussi di cassa stabili e dividend yield interessanti”, concludono gli esperti di AllianzGI.

HEALTHCARE, UNO SCUDO AL CORONAVIRUS


Tra i settori che hanno dimostrato in queste ultime caotiche settimane di limitare i danni in Borsa c’è l’healthcare: gli investitori possono valutare di navigare l’attuale contesto di mercato utilizzando un fondo azionario specializzato su questo settore. All’interno del quale opera il comparto BGF World Healthscience che, al focus su un settore tradizionalmente difensivo, combina una gestione attiva in grado di individuare le migliori opportunità di investimento a medio lungo termine. “Nello specifico si tratta di un fondo con un portafoglio concentrato in 70-120 titoli, capace di generare alpha (extra rendimento rispetto alla media di mercato) attraverso un attento processo di stock picking (rigorosa selezione dei singoli titoli) implementato su un universo investibile composto da 4 settori nel mondo healthcare: farmaceutica, servizi sanitari, biotecnologie e strumenti medici” fa sapere nell’articolo Settore healthcare, le caratteristiche difensive offrono uno scudo al coronavirus il Team di gestione del BGF World Healthscience.

BOOM PER L’ECOMMERCE


Intanto ci si chiede in che modo l’epidemia potrà cambiare le nostre abitudini di lavoro. Nell’articolo La crisi coronavirus passerà, ma il mondo sarà cambiato: più digitale e più ecommerce in futuro Matteo Bertini, Direttore Mediashopping (Mediaset), ritiene che l’effetto finale potrà essere positivo. “Si prenderà coscienza del fatto che non c’è un modo solo di lavorare: le aziende avranno capito, le strutture informatiche si saranno adeguate e le persone saranno in grado di utilizzare questo acceleratore, che è uno strumento di sviluppo per l’economia”. Un altro aspetto importante riguarda la diffusione dell’e-commerce, essenziale in questo periodo di clausura forzata. “Persone come i miei genitori, che non avevano mai pensato di poter fare la spesa online, ora lo stanno facendo: ho dovuto spiegare loro come fare e ora usano l’ecommerce”, racconta il manager. “Questa attività conoscerà uno sviluppo ulteriore anche dopo l’epidemia, perché è entrata nella testa della gente: il coronavirus ci lascerà strumenti digitali e fisici, ma soprattutto cambierà il nostro modo di pensare”.

FOCUS SU SOFTWARE, INTERNET E MEDIA


Parlando di possibile boom dell’e-commerce e della maggiore considerazione delle strutture informatiche, il pensiero porta inevitabilmente al settore hi tech. Per Mark Hawtin, Investment Director, Technology Equities di GAM, in questo settore bisogna distinguere i titoli che fanno parte di catene di fornitura globali, come gli smartphone, semiconduttori e automobili, che “rischiano di restare bloccati”. Mentre è “più probabile che le cose vadano bene se riguardano il mondo virtuale”, come nel caso di software, internet e i media. Osservati speciali Facebook e Google perché come ha modo di spiegare nell’articolo GAM: l’impatto del coronavirus e petrolio su azionario tech, lusso ed emergenti Hawtin , “qualsiasi pressione significativa su queste azioni può rivelarsi un’opportunità interessante”.

MERCATI EMERGENTI, LE PROSPETTIVE A LUNGO TERMINE RESTANO SOLIDE


Infine, vale la pensa segnalare le conclusioni a cui giunge Patrick Zweifel (Pictet AM) nella sua analisi sui paesi in via di sviluppo. Valutando l’impatto che il coronavirus potrebbe avere sulla crescita in Cina e nei mercati emergenti, reputa che il divario di crescita previsto tra i mercati emergenti e i mercati sviluppati è solo rimandato. Secondo Zweifel, al notevole impatto di breve termine sull’economia dovrebbe seguire una robusta ripresa: la risultante dovrebbe essere di circa 0,15 punti percentuali in meno sulla crescita globale 2020. Una stima basata sulle evidenze di uno slancio economico globale che si stava rafforzando nel memento in cui è scoppiata l’epidemia – e che dovrebbe riprendere la traiettoria se l’ipotesi di una crisi transitoria si rivelerà corretta – e su tre condizioni favorevoli, illustrate nell’articolo Emergenti, per Pictet AM le prospettive favorevoli a medio termine restano immutate. “Manteniamo la nostra visione costruttiva sui mercati emergenti anche alla luce degli ultimi sviluppi dell’epidemia del coronavirus. In pratica riteniamo solo rimandato il divario di crescita previsto tra i mercati emergenti e i mercati sviluppati”, conclude Zweifel.
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