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Idee di investimento - Azioni - 13 gennaio 2020

Dimentichiamoci il 2019: l’anno in corso sarà tutt’altro che tranquillo, con volatilità in aumento. Ma le azioni restano favorite soprattutto per quanto riguarda i mercati emergenti, i megatrend e il settore del lusso

di Redazione 13 Gennaio 2020 09:37

LA VOLATILITA’ NON MANCHERA’


Di sicuro ci aspetta un aumento della volatilità, come testimoniano le primissime sedute del 2020, con una partenza positiva subito tarpata dalla escalation militare nell’area del Golfo. Giordano Beani, head of multi-asset fund solutions Italy di Amundi Sgr, nell’articolo Mercati, nel 2020 volatilità in aumento: meglio allacciare le cinture, aggiunge che sarà fondamentale seguire l’evoluzione dei rapporti Cina-Usa, con i mercati che cercheranno di capire se all’atteso accordo di prima fase potrà seguire una seconda fase, e in cosa possa consistere. E infine ma non certo da ultimo, a novembre si vota per la presidenza degli Stati Uniti. Beani prevede che la volatilità non mancherà in relazione a come si svolgeranno le primarie democratiche durante l’anno, via via che si chiarirà chi sarà l’oppositore di Donald Trump in novembre: un candidato democratico considerato troppo “radicale” dai mercati non sarà gradito, mentre una riconferma di Trump, con tutte le sue “peculiarità” sarà comunque letto in modo positivo dai mercati, in particolare quello statunitense. Ma, avverte in conclusione l’esperto di Amundi, questo potrebbe non bastare se dovessero riaffiorare i timori, per ora sopiti, dell’avvicinarsi della fine del ciclo economico espansivo più lungo del secondo dopoguerra.

SITUAZIONE COMPLESSA


E che sui mercati anche il 2020 sarà un anno tutt’altro che tranquillo si evince anche dalla lettura dell’articolo 2020, anno di opportunità sui mercati anche secondo il calendario cinese. “Attualmente le Borse sono sostenute dalle speranze di un’inversione di tendenza dell’economia globale. Tuttavia, l’attuale situazione complessa sul piano politico e dei fondamentali limita il potenziale di rialzo dei corsi, nota Ann-Katrin Petersen, investment strategist nel team Global Economics & Strategy di Allianz Global Investors. In un contesto caratterizzato da una crescita tendenziale scarsa e da un rendimento di mercato (beta) modesto, l’alpha riveste ancora un ruolo predominante. Quanto più inaspettate saranno le notizie che inonderanno i mercati, tanto maggiori saranno le oscillazioni dei prezzi, e quindi le opportunità per i gestori attivi. “Per fortuna, secondo il calendario cinese il 25 gennaio si aprirà l’anno del ‘Topo di Metallo’. I topi, intelligenti e adattabili, mantengono il sangue freddo anche in situazioni impreviste, mentre il metallo è un elemento che simboleggia le opportunità finanziarie”, conclude Petersen.

SI' ALLE AZIONI, MA ACCETTANDO MAGGIORI OSCILLAZIONI DI MERCATO


Anche Esty Dwek, head of global market strategy di Natixis IM Solutions, ritiene che la propensione al rischio farà bene alla azioni ma con qualche volatilita’. L’esperta di Natixis IM, nell’articolo “Il 2020 non sarà l’anno del petrolio, meglio scegliere le azioni”, vede un sostegno alla propensione al rischio e quindi performance positiva per i mercati azionari, anche se dovrebbe persistere una maggior volatilità, come dimostrano le tensioni tra Stati Uniti e Iran. Questo vuol dire che i rendimenti non aumenteranno sensibilmente, perché i timori sulla crescita non scompariranno e saranno frenati dall’inflazione contenuta. I titoli value non registreranno performance notevoli. Per Dwek è probabile che il recente rialzo prosegua nel breve, con gli asset europei che continueranno a fare bene, ma i titoli di qualità continueranno a essere richiesti, sostenendo i titoli growth e il mercato statunitense nel medio termine. Per quanto riguarda infine l’interrogativo sollevato proprio a inizio anno: il prezzo del petrolio aumenterà? La risposta dell’esperta di Natixis IM è “no”. Le tensioni in Medio Oriente probabilmente continueranno, suggerendo un premio al rischio più elevato per il petrolio, ma l’offerta rimane ampia grazie allo shale oil Usa, all’Arabia Saudita e alla Russia. E poi è improbabile che la crescita economica registri un picco, aspetto che secondo Dwek dovrebbe anche fungere da limite ai prezzi del petrolio.

ASIA MOTORE DELLA CRESCITA


Resta il fatto che, come spiega Anjeza Kadilli, economist di Pictet AM, nell’articolo Un 2020 promettente per i mercati emergenti, a partire dalla Turchia, nell’anno appena iniziato la crescita del Pil dovrebbe essere più sostenuta in molti mercati emergenti Effettuando un’analisi più approfondita a livello regionale, l’esperta di Pictet stima “che l’Asia (Giappone escluso) rimarrà il motore della crescita dei mercati emergenti, nonostante il rallentamento della crescita cinese. L’America Latina e l’area Emea, dal canto loro, stanno riprendendo quota, ma per loro si prevede ancora una crescita del Pil pari a circa la metà rispetto a quella dell’Asia”. Un ulteriore fattore positivo per i mercati emergenti nel 2020, sottolinea Kadilli, “è dato dal contesto di inflazione relativamente favorevole, ad eccezione dei valori anomali di Argentina e Turchia (nella prima l’inflazione dovrebbe essere prossima al 50% nel prossimo anno)”.

I CONSUMI DEI PAESI EMERGENTI A SOSTEGNO DEL SETTORE LUSSO


Nel mondo sviluppato, il lunghissimo ciclo economico espansivo potrebbe raggiungere il suo culmine negli Stati Uniti e nel Regno Unito, ma non per il Vecchio continente e i Paesi asiatici. Nell’articolo Al capolinea il lungo trend positivo? Non in Europa, Cina e Giappone Swetha Ramachandran, investment manager settore lusso di GAM, ritiene che l’attuale fase del ciclo non abbia la stessa rilevanza per il lusso, caratterizzato da due forze contrastanti: una strutturale, ovvero i consumi del ceto medio nei mercati emergenti, e una legata alle oscillazioni a breve dell’economia. In questo momento secondo l’esperta di GAM, sembra che il primo fattore sia prevalente, anche se questo non vuol dire che il lusso sia immune al ciclo economico. L'investment manager di GAM ricorda che nel 2009 c’è stata una brusca frenata di breve durata ma il lusso ha recuperato velocemente, quindi oggi va prestata particolare attenzione alle valutazioni. Secondo l’esperta di GAM gli utili sono destinati a restare sostenuti ma va verificato quale sia il prezzo giusto.
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