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Idee di investimento – Azioni – 24 giugno 2019

Una buona strategia consiste nell’accumulare e vendere in modo tattico non solo sfruttando le correzioni di mercato ma anche i settori ciclici, le azioni ad alto dividendo e i principi Esg

di Redazione 24 Giugno 2019 09:49

ACCUMULARE POSIZIONI NELLA PARTE BASSA DEL RANGE


Nell’articolo Perché la correzione di maggio non è un remake di fine 2018 il team di Pramerica arriva alla conclusione che il movimento del mercato del mese scorso non anticipa una fase recessiva, ma si può ragionevolmente considerare come una correzione all’interno di un trend che resta sostanzialmente positivo. Per quanto riguarda le asset class, lo scenario centrale della casa d’investimento sui mercati azionari resta di un trading range, ovvero di un’oscillazione tra due picchi non troppo lontani. Coerentemente con questa view, a fine aprile l’investimento nell’equity si è ridotto, ipotizzando che il mercato avesse raggiunto un livello di equilibrio coerente con lo scenario di rallentamento/stabilizzazione. La correzione di maggio, secondo Pramerica, ha riportato i mercati su quelli che potrebbero essere considerati i livelli minimi del range, nel quale dovrebbero muoversi nei prossimi mesi. Secondo gli esperti del team investimenti della società, nella parte bassa del range è opportuno accumulare posizioni per poi andare a ridurle quando verrà raggiunta la parte ritenuta più alta. Questo movimento di trading range per gli esperti dovrebbe continuare fino a settembre/ottobre, quando eventuali tensioni legate all’Italia potrebbero avere effetti, seppure limitati, sui mercati.

ESPOSIZIONE RIDOTTA E FORTE SELETTIVITA’


La correzione accusata dai mercati nel mese di maggio è stata analizzata anche da Marc Chapman di Hedge Invest Sgr, il quale ha notato come i settori che hanno sofferto di più siano stati quelli maggiormente esposti alla crescita globale, come l’automotive, la tecnologia e le materie prime. Nel settore automotive sta diventando chiaro che i volumi hanno toccato il picco in Europa e negli Stati Uniti, mentre la Cina non è in grado di sostenere la traiettoria di crescita registrata negli anni recenti. Sul comparto incidono inoltre cambiamenti strutturali, come la guida autonoma e il controllo delle emissioni: questi fattori stanno generando una certa pressione in tutta la filiera, con un impatto negativo verso i fornitori. Per quanto riguarda il settore della tecnologia, per Chapman “una delle principali problematiche è il livello delle scorte nel mercato globale dei semiconduttori”. Ci si attendeva un rallentamento nel primo o secondo trimestre del 2019, seguito da una ripresa nella seconda metà dell’anno. All’inizio di maggio Chapman ha ridotto l’esposizione lorda del fondo HI Principia dal 120% al 70% e nel corso del mese ed ha sistematicamente preso profitto sui nostri corti individuali nel segmento growth e ciclico dell’universo di investimento. Non solo: in caso di ulteriore futura debolezza, aggiunge il gestore nell’articolo Settori ciclici, come riposizionarsi dopo la correzione, “siamo pronti ad incrementare l’esposizione a quelle aziende per le quali vediamo una possibilità strutturale di crescita. Ad ogni modo, con il proseguire dell’anno sarà sempre più importante un’accurata selezione dei singoli titoli per ottenere performance soddisfacenti”.

I SETTORI HIGH DIVIDEND DI WALL STREET


Passiamo a Wall Street, dove le azioni dei settori delle utilities, dell’immobiliare e dei beni di prima necessità dovrebbero essere supportate e diventare ancora più forti grazie al rallentamento dei tassi della Fed. Infatti, le azioni ad alto dividendo, che quest’anno hanno registrato buone performance, potrebbero beneficiare di un ulteriore impulso se la Federal Reserve dovesse tagliare i tassi di interesse. Con tassi più bassi, gli investitori alla ricerca di reddito potrebbero utilizzare in modo ancora più aggressivo le azioni high dividend, mentre gli investitori ‘growth’ – orientati verso i titoli a più alta crescita – potrebbero anch’essi essere interessati a questa categoria di azioni perché il calo dei tassi di interesse a livelli ancora più bassi sostiene i prezzi delle società con rendimento cedolare più elevato. Ma quali sono i settori di Wall Street che offrono oggi i dividendi più generosi? Nell’articolo Perché la Fed gonfia le vele delle azioni ad alto dividendo si legge che al di sopra della media dell’S&P 500, che si attesta attualmente all’1,99%, figurano i settori dell’energia (dividend yield del 3,79%), quello delle utilities (3,27%), l’immobiliare (3,17%), quello dei beni di consumo (2,87%), quello finanziario (2,14%) e quello dei materiali di base (2,11%). Lasciando da parte il settore energetico, che è legato alle forti oscillazioni dei prezzi del petrolio e del gas naturale, quest’anno i settori delle utilities, dell’immobiliare e dei beni di prima necessità si sono mostrati ben intonati , soprattutto considerando che la maggior parte delle aziende di questi settori non sono considerate né innovatrici e dinamiche e nemmeno in rapida crescita.

SOSTENIBILITA’, AL VIA I RATING PROPRIETARI DI FIDELITY


Intanto resta sempre vivo il tema degli investimenti sostenibili. In questo ambito, c’è da segnalare un nuovo importante passo in avanti sulla strada della sostenibilità per Fidelity International. La casa d’investimento, infatti, ha lanciato i suoi rating proprietari che copriranno  un universo azionario e obbligazionario composto da oltre tremila emittenti. Il sistema dei rating suddivide questo universo di investimento in 99 sottosettori, ciascuno con criteri specifici rispetto ai quali ciascun emittente viene valutato rispetto ai suoi competitor, con un rating da A ad E. Grazie al dialogo costante con i management team aziendali, Fidelity sarà in grado di fornire una valutazione previsionale del focus e dell’orientamento di un’azienda rispetto alle tematiche Esg. “Valutare l’efficacia con cui un’azienda si interfaccia con i propri stakeholder nell’accezione più ampia del termine – ha commentato nell’articolo Investimenti sostenibili, Fidelity lancia i rating proprietari Marty Dropkin, responsabile globale della ricerca obbligazionaria di Fidelity International – è di fondamentale importanza per il nostro processo di investimento. Costruire questo strumento dei rating proprietari di sostenibilità rappresenta un passo naturale che rispecchia il nostro processo di ricerca fondamentale bottom-up e sfrutta la nostra vicinanza alle aziende su cui investiamo”.

ESG, CRESCITA GENERALE


D’altra parte aumenta il numero di fondi pensione che opta per strategie sostenibili e l’Italia non fa eccezione, spiega nell’articolo Fondi pensione e approccio Esg: un connubio naturale Marco Ghilotti, senior manager – institutional clients di Pictet Asset Management e analista Esg. La maggiore attenzione dei fondi pensione, certamente tra i maggiori investitori istituzionali, rispetto alle tematiche Esg si colloca in una crescita che sta riguardando l’intero mondo del risparmio gestito. Sempre secondo Eurosif, i fondi Esg in Europa hanno raggiunto un patrimonio di 20mila miliardi di euro a fine 2018 con l’Italia tra i protagonisti grazie a un +154% di crescita nell’ultimo biennio. Nel dettaglio, in Italia prevalgono gli approcci “impact investing” e “sustainability themed”.
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