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I top manager italiani nel mondo
6 Marzo 2014 15:05
Cinquantenne, romano, trilingue (italiano, inglese e portoghese), una laurea in Economia alla Luiss, un master a Boston ed un passato come top manager in big company quali Xerox, General Motos e Nokia-Siemens. È questo il profilo di Luca Maestri, il nuovo custode del tesoro di Cupertino, il cui compito sarà gestire la liquidità della Mela, quantificata in circa 160 miliardi di dollari cash a fine 2013. Il passaggio di consegne avverrà il prossimo settembre, quando Peter Oppenheimer, l’attuale CFO - Chief Financial Officer di Apple, lascerà le chiavi della cassaforte all’italiano.
Ma Luca Maestri è solo l’ultimo di una lista di top manager del bel paese inseriti in ruoli chiave nelle più grandi compagnie sparse nel mondo. Primo fra tutti il più amato e odiato: Sergio Marchionne, Chief Executive Officer di FCA. La capacità del CEO è stata quella di guidare la storica casa automobilistica italiana all’acquisto del gigante americano. Un’operazione che fino a qualche anno fa in molti non avrebbero neppure immaginato.
Altro top manager internazionale è Vittorio Colao, attuale Chief Executive di Vodafone. Con una laurea alla Bocconi ed un MBA della Harvard Business School è diventato Amministratore delegato del gigante delle TLC nel 2008, a due anni dalla nomina come CEO Europa di Vodafone.
Anche il direttore generale, nonché Chief Executive Officer, di Estee Lauder parla italiano. Alla guida di una delle più grandi aziende nel mercato dei cosmetici e dei profumi si trova infatti Fabrizio Freda, il cui compito è gestire quasi 30.000 dipendenti sparsi per tutto il mondo che producono un fatturato aziendale di 7 miliardi di dollari.
Dopo oltre 25 anni passati nel marketing e nella pubblicità Mainardo de Nardis è diventato Chief Executive di una delle più importanti multinazionali che operano nella pubblicità: OMD Worldwide Group, il cui roster vanta nomi quali BBDO, TBWA e DDB. Altro nome di rilievo è quello di Alberto Cribiore Vicechairman dell’Institutional Clients Group di Citigroup. E ancora Massimo Tosato, Executive Vice Chairman and Global Head of Distribution di Schroders Investment Management. Infine Guerrino De Luca e Gianfranco Lanci, rispettivamente chairman di Logitech e direttore generale di Lenovo.
Ma Luca Maestri è solo l’ultimo di una lista di top manager del bel paese inseriti in ruoli chiave nelle più grandi compagnie sparse nel mondo. Primo fra tutti il più amato e odiato: Sergio Marchionne, Chief Executive Officer di FCA. La capacità del CEO è stata quella di guidare la storica casa automobilistica italiana all’acquisto del gigante americano. Un’operazione che fino a qualche anno fa in molti non avrebbero neppure immaginato.
Altro top manager internazionale è Vittorio Colao, attuale Chief Executive di Vodafone. Con una laurea alla Bocconi ed un MBA della Harvard Business School è diventato Amministratore delegato del gigante delle TLC nel 2008, a due anni dalla nomina come CEO Europa di Vodafone.
Anche il direttore generale, nonché Chief Executive Officer, di Estee Lauder parla italiano. Alla guida di una delle più grandi aziende nel mercato dei cosmetici e dei profumi si trova infatti Fabrizio Freda, il cui compito è gestire quasi 30.000 dipendenti sparsi per tutto il mondo che producono un fatturato aziendale di 7 miliardi di dollari.
Dopo oltre 25 anni passati nel marketing e nella pubblicità Mainardo de Nardis è diventato Chief Executive di una delle più importanti multinazionali che operano nella pubblicità: OMD Worldwide Group, il cui roster vanta nomi quali BBDO, TBWA e DDB. Altro nome di rilievo è quello di Alberto Cribiore Vicechairman dell’Institutional Clients Group di Citigroup. E ancora Massimo Tosato, Executive Vice Chairman and Global Head of Distribution di Schroders Investment Management. Infine Guerrino De Luca e Gianfranco Lanci, rispettivamente chairman di Logitech e direttore generale di Lenovo.
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