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I nuovi BRIC

9 Gennaio 2013 08:00
financialounge -  Africa Asia BRIC materie prime mercati emergenti
Sono passati 12 anni da quando è stato coniato il termine BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) con il quale vennero individuate le quattro economie emergenti con il più alto potenziale di crescita. Negli ultimi anni, però, sono venuti alla luce nuovi acronimi finanziari per contraddistinguere Paesi emergenti con interessanti caratteristiche per l’investitore: dai Next-11 ai CARBS, dai CASSH ai CIVETS, dai MINT ai BRIC 2.0.

In particolare i Next-11 o N11, cioè i prossimi 11 Paesi ad economia in forte crescita dopo i BRIC sono: Bangladesh, Egitto, Indonesia, Iran, Corea del Sud, Messico, Nigeria, Pakistan, Filippine,Turchia e Vietnam. I CARBS (Canada, Australia, Russia, Brasile e Sudafrica), invece, definiscono i cinque paesi più ricchi di materie prime nel mondo. I CASSH (Canada, Australia, Singapore, Svizzera e Hong Kong) raggruppano Paesi di minori dimensioni ma con un rilevante valore nascosto e ancora inespresso per i mercati finanziari.

I paesi CIVETS (Colombia, Indonesia, Vietnam, Egitto, Turchia e Sudafrica), rientrano invece a pieno titolo nella nuova generazione di mercati emergenti, in virtù delle caratteristiche demografiche ed economiche similari ai BRIC. I MINT (Messico, Indonesia, Nigeria e Turchia), offrono invece importanti opportunità di investimento per il dopo Bric in virtù di un mix di buona crescita economica, popolazione giovane, risorse naturali e posizione geografica strategica.

Infine il BRIC 2.0 (conosciuto meglio come Growth market) è il termine in base al quale i Paesi Bric sarebbero ora raddoppiati: oltre a Brasile, Russia, India e Cina ci sono anche Messico, Indonesia, Sud Corea e Turchia.
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