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I motivi dell'aiuto alla Spagna

11 Giugno 2012 16:07
financialounge -  Eurozona Mariano Rajoy spagna
La decisione del primo ministro spagnolo Rajoy di chiedere un aiuto per il settore bancario è stata premiata dai leader europei che hanno accordato un aiuto fino a 100 miliardi di euro al Governo di Madrid.

La Spagna, infatti, nelle ultime settimane è diventato il Paese periferico dell’eurozona più sotto pressione per due ragioni. Il primo è il deficit pubblico elevato (-6,4% per quest’anno e -6,3% per il 2013) mentre il secondo, che nel frattempo è diventato il più impellente da risolvere, riguarda il buco nei bilanci delle banche. Una vera e propria voragine derivante dal crollo del settore immobiliare iberico: dopo un decennio di prezzi in costante ascesa e con la creazione di una vera e propria bolla speculativa, il settore real estate spagnolo dal 2008 in poi ha visto i prezzi scendere di oltre il 30%.
Una caduta verticale che non si arresta e che pesa sulle banche spagnole esposte per circa 320 miliardi nel settore e che ora intravedono lo spettro di non riavere indietro i prestiti concessi alle società di costruzioni e i mutui alle famiglie.

Nonostante le incessanti richieste da parte del Governo Rajoy, diverse banche spagnole non sono riuscite ad accantonare riserve sufficienti a tamponare le possibili ingenti perdite future. Secondo le varie fonti (agenzie di rating, analisti indipendenti, fondo monetario internazionale), servirebbero da 50 a 100 miliardi per far fronte a questa emergenza: per questa ragione la comunità europea ha accordato nel week end fondi fino a 100 miliardi di euro a Madrid per far fronte a questa esigenza. Il Governo Rajoy ha ora il compito di stilare una relazione dettagliata di tutti gli istituti di credito da ricapitalizzare e dell’importo complessivo da coprire con le risorse messe a sua disposizione dall’Europa.
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