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Bob Lang

Obbligazioni high yield Usa, per Moody’s i rendimenti non ripagano dai rischi

In un report per gli investitori, l’agenzia di rating Moody’s ha segnalato che nel mese di luglio le obbligazioni high yield hanno toccato un punto di minimo di protezione a fronte del rendimento offerto

di Redazione 29 Agosto 2019 10:41

Secondo un recente report per gli investitori di Moody’s, luglio potrebbe aver segnato il picco dei guadagni per chi ha puntato sulle obbligazioni societarie high yield. L'agenzia di rating del credito, nel report pubblicato mercoledi 14 agosto, ha affermato che nel mese di luglio il suo indicatore proprietario sulla qualità delle emissioni obbligazionarie "spazzatura" – come vengono definiti i bond con rating non investment grade – ha toccato un punto di minimo nella percentuale (4%) di rischio, rispetto a una media storica di circa il 20%.

PUNTEGGIO DI QUALITA’ AI MINIMI STORICI


Nel complesso, l'indicatore di qualità di Moody’s (CQI - Moody’s Covenant Quality Indicator) ha evidenziato che l'emissione di luglio è stata la peggiore mai registrata, con un punteggio di 4,56 su una scala che va da zero a 5,0 dove cinque è la lettura peggiore possibile in termini di protezione per gli investitori. E, mentre le obbligazioni ad alto rendimento stavano diventando sempre più "spazzatura", nel mese di luglio gli investitori continuavano ad acquistare a piene mani questa asset class, facendone diminuire il rendimento: una combinazione che, secondo Moody’s, non compensa più adeguatamente gli investitori dai rischi nel detenere questa tipologia di titoli.

INVERSIONE DELLA CURVA DEI TASSI USA


La scorsa settimana, in parallelo al brusco incremento dell’avversione al rischio da parte degli investitori, la tendenza favorevole agli high yield Usa sembra essersi interrotta. Gli ingenti flussi di acquisto sui Treasury Usa hanno visto il tasso dei governativi a due anni rendere di più di quello a 10 anni: una inversione dei tassi Usa che storicamente si è dimostrata un indicatore predittivo accurato di una recessione economica imminente. In questa circostanza è fisiologico che gli investitori richiedano un rendimento più elevato per acquistare i bond societari più rischiosi.

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AUMENTO DEGLI SPREAD


Gli spread delle obbligazioni ad alto rendimento si sono ampliati mercoledì 14 agosto di 24 punti base (+0,24%) dopo l'inversione della curva dei tassi , ma ancora da 15 (0,15%) a 32 (0,32%) punti base al di sotto dei periodi di ripida espansione dei tassi Usa dell'ultimo decennio in occasione dei sell-off, secondo i dati di JPMorgan Chase. Si ricorda che quando i rendimenti delle obbligazioni salgono i prezzi scendono e viceversa, in quanto le due variabili sono correlate in modo negativo.

CANARINO NELLA MINIERA DI CARBONE


L'high yield è spesso considerato uno dei "canarini nella miniera di carbone" in termini di previsione di una recessione. "Il credito è un mercato importante e l'high yield è un segmento a cui va prestata la massima attenzione", ha dichiarato Bob Lang, co-fondatore e analista capo delle opzioni di Explosive Options, una società di servizio di trading in opzioni. Questo perché il debito ad alto rendimento è anche usato come indicatore della propensione degli investitori al rischio. "Entrando in una recessione, l’high yield è l'ultimo posto in cui vuoi gli investitori si vorrebbero trovare", ha sottolineato Lang. Le società statunitensi hanno accumulato livelli record di debito negli ultimi dieci anni, agevolati da una caccia al rendimento tra gli investitori nel contesto di tassi ai minimi storici. Ma ora le aziende che hanno una situazione debitoria elevata vanno incontro a problematiche considerevoli nel ripagare il proprio debito in uno scenario in cui l'economia si sta contraendo.

PIU’ RISCHI A FRONTE DI RENDIMENTI PIU’ SCARNI


"Chi acquista oggi titoli high yield si assume più rischi a fronte di una scarsa ricompensa", ha affermato Deron McCoy, chief investment officer presso Signature Estate & Investment Advisors, secondo il quale la protezione offerta da questa tipologia di titoli – in termini di copertura per gli investitori – si colloca sui livelli più bassi degli ultimi 10 anni", ha detto McCoy. Tuttavia, nonostante tali preoccupazioni, Lang ritiene che i recenti nervosismi nel mercato ad alto rendimento siano stati ben lungi dall'essere segnali lampanti di una recessione imminente.
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