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Gli investitori devono saper distinguere tra volatilità e illiquidità

8 Aprile 2016 09:39
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I mercati finanziari sono passati attraverso profonde trasformazioni dopo la crisi finanziaria globale del 2007-2008, tra le quali l’introduzioni di regole americane ed europee più rigide nelle infrastrutture di mercato. Queste nuove normative, volte ad aumentare la stabilità finanziaria e a ridurre il rischio sistemico, hanno portato al consolidamento del sistema bancario, con fusioni e acquisizioni, ad una sensibile riduzione della leva finanziaria e ad un minor uso di derivati.

Mentre le autorità di regolamentazione del mercato si sono concentrate sulla riduzione del rischio sistemico, gli investitori si stanno chiedendo se la liquidità di mercato si sia rarefatta, con tutto quello che questo comporta (in termini di ampliamento del differenziale tra domanda e offerta) negli scambi di Borsa e nei prezzi dei titoli quotati. Gli esperti di PIMCO concordano sul fatto che le condizioni di mercato sono cambiate rispetto ai tempi pre-crisi e che la liquidità del mercato è diminuita, ma al contempo ritengono che sia necessario distinguere tra volatilità e illiquidità.

PIMCO pensa infatti che il periodo di volatilità più contenuta, registrata sui mercati per tutto lo scorso anno fino ad agosto 2015, quando i tassi di interesse erano vicino allo zero e la Federal Reserve sembrava non dovesse mai decidere un rialzo dei tassi USA, ha lasciato il posto ad un periodo di maggiore volatilità a causa della politica più incerta della banca centrale americana. D’altra parte bruschi cambiamenti di valutazioni non sono necessariamente riconducibili a eventi di illiquidità.

Ad esempio, se la Fed dovesse sorprendere con un aumento dei tassi di 50 punti base, che PIMCO non ritiene probabile, ci si aspetta che i prezzi della maggior parte dei titoli obbligazionari statunitensi scendano bruscamente con il differenziale tra bid / ask (domanda e offerta) che si amplifica inizialmente per la sorpresa. Oppure, qualora i dati economici, come potrebbero essere i non farm payroll (salariati del settore non agricolo) USA, uscissero sorprendentemente deboli, i titoli azionari potrebbero cadere e quelli a reddito fisso salire. Come risultato di questa notizia, qualora gli investitori decidessero di modificare la loro asset allocation nei titoli azionari e nel reddito fisso, tali attività potrebbero cambiare di valore con violenza, il differenziale bid / ask potrebbe allargarsi e la volatilità potrebbe diventare più alta per un periodo di tempo, senza per questo essere imputabile a fattori di liquidità sul mercato.

Due esempi storici sono il crollo della borsa del 1987, quando le azioni persero oltre il 20% in poche sedute di Borsa, e l’improvvisa decisione della Banca nazionale svizzera all’inizio dello scorso anno di rimuovere il cambio fisso del franco svizzero nei confronti dell'euro, portando il cambio Chf / eur ad un +20% in un solo giorno. Si è trattato di movimenti violenti di mercato con il differenziale bid / ask che si è ampliato in modo significativo ma non si è trattato di eventi di illiquidità.

Questi esempi aiutano a smentire la tesi della illiquidità attuale del mercato. L’aumentare del differenziale bid / ask , la maggiore volatilità e il cambiamento nelle preferenze delle asset class, indicano uno stato di cambiamento delle condizioni di mercato, ma non necessariamente una mancanza di liquidità: gli investitori devono essere certi di distinguere tra volatilità e illiquidità.
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