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Giappone, le trimestrali potrebbero fornire un’interessante opportunità

Se le trimestrali delle compagnie giapponesi non deluderanno le attese, il listino di Tokyo potrebbe costituire una piazza finanziaria ricca di opportunità.

17 Luglio 2017 09:55
financialounge -  buyback Ernst Glanzmann GAM giappone mercati azionari Reiko Mito trimestrali

In un mercato azionario che continua ad essere caratterizzato da una tendenza rialzista nonostante sia entrato nel nono anno ‘toro’ (il minimo degli indici di borsa post fallimento Lehman Brothers fu toccato il 9 marzo 2009), non tutte le borse mostrano il medesimo dinamismo.

Infatti mentre l’S&P500 di Wall Street segna un +8,9% da inizio anno, l’Eurostoxx mostra un +9,2% e l’MSCI Emerging markets un +16,7%, l’indice Nikkei 225 non è andato oltre un +5,3%. Secondo alcuni analisti, il ritardo del listino azionario di Tokyo è spiegabile dal trend degli utili aziendali che evidenzia un dinamismo inferiore al progresso delle riforme del lavoro, dell’eguaglianza di genere tra i dirigenti, della corporate governance e della maggiore sensibilità da parte del management verso le esigenze dei soci azionisti (a cominciare dall’incremento dei dividendi azionari e delle operazioni di riacquisto di azioni proprie).

“L’illustre assente tra i driver che abbiamo analizzato fino ad ora è rappresentato dagli utili societari. Siamo però ottimisti sul fatto che l’imminente stagione delle trimestrali porterà ad un contesto di mercato maggiormente guidato dai fondamentali” commentano Ernst Glanzmann e Reiko Mito, Responsabili strategie azionarie di GAM per il Giappone, che segnalano come le società nipponiche stiano generando in media una crescita degli utili per azione di circa il 7%-8% annuo all’interno di un ciclo triennale.

“Inoltre, uno dei criteri più stringenti che guida il nostro processo di selezione dei titoli è un ROE (return on equity) annuo del 10% e nella nostra ricerca selettiva delle società, ne riscontriamo molteplici, con un management dinamico, in grado di raggiungere questo livello” rivelano i due manager che reputano le valutazioni del listino azionario giapponese attraenti visto il rapporto prezzo/utili stimati nei prossimi 12 mesi (p/e) pari a 13,5, e alla luce della solidità dei fondamentali.

“Con gli indici azionari giapponesi abbastanza indietro nel 2017 rispetto a quelli europei e ancor di più rispetto a quelli dei mercati emergenti, questo potrebbe essere un buon punto di ingresso. Anche i risultati del primo trimestre fiscale (che in Giappone si è chiuso il 30 giugno) potrebbero rappresentare un’interessante opportunità per un approccio di selezione dei titoli bottom-up volto a esplorare qualche anomalia delle valutazioni relativa agli utili” concludono Ernst Glanzmann e Reiko Mito.
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