Fusioni e acquisizioni: in Italia sfiorano i 30 miliardi nel 2013

Una crescita del 12% del controvalore complessivo, balzato a 28,7 miliardi di euro rispetto ai 25,7 miliardi del 2012, e un aumento del 3,5% del numero di operazioni che quest’anno hanno toccato quota 352 rispetto alle 340 dell’anno scorso.

Sono questi i numeri del mercato 2013 dell’M&A (fusioni e acquisizioni) nel nostro paese che dimostrano come, pure in un contesto di economia ancora frenata, l’interesse per l’industria italiana sia tornato su buoni livelli: interesse che ha visto una vera e propria accelerazione nel secondo semestre durante il quale il numero delle operazioni ha raggiunto quota 217 con un controvalore di 18,7 miliardi di euro.

Gli acquirenti esteri sono stati soprattutto quelli europei e USA, ma diverse operazioni sono state siglate da corporation e fondi sovrani dei paesi emergenti quali, per esempio, Emirati Arabi, Cina, India e Corea del Sud.

Le singole operazioni di maggiori rilievo in termini di controvalore sono state la cessione del 28,6% da parte di Eni della controllata Eni East Africa alla China National Petroluem per 3,2 miliardi di euro, l’acquisizione effettuata da LVMH dell’80% di Loro Piana per 2 miliardi, la fusione Atlantia – Gemina per circa 2 miliardi di euro, l’acquisizione da parte di General Electric della divisione areonautica di Avio per 3,3 miliardi e la fusione Fiat Industrial e Cnh del controvalore di 1,1 miliardi.