Fondi comuni, il ritorno alla raccolta positiva guidato dagli obbligazionari

Sono stati i fondi comuni, e più in particolare quelli a indirizzo obbligazionario, a trainare la raccolta mensile dell’industria italiana del risparmio gestito riportandola in attivo (+3,2 miliardi di euro) dopo il rosso di giugno (-5,5 miliardi).

Ebbene, in base ai dati elaborati da Assogestioni, i fondi obbligazionari hanno incamerato nel mese 1,4 miliardi, precedendo i fondi flessibili (1,2 miliardi), i fondi azionari (489 milioni) e quelli bilanciati (144 milioni): in rosso invece i flussi netti mensili diretti verso i fondi monetari (-720 milioni).

Il dato di luglio non modifica però la graduatoria relativa alla raccolta da inizio anno che vede, saldamente in testa, i fondi flessibili con 9 miliardi, davanti agli obbligazionari (5,4 miliardi) e ai bilanciati (1,7 miliardi): in territorio negativo invece sia i flussi di sottoscrizione da inizio anno diretti verso i fondi azionari (-1 miliardo) che quelli indirizzati verso i fondi monetari (-162 milioni).

Da segnalare infine che i fondi di diritto italiano in luglio hanno registrato 2,2 miliardi di raccolta netta contro i 314 milioni accumulati dai fondi esteri che, tuttavia, si prendono la rivincita da inizio anno con 12,1 miliardi di raccolta netta contro i 2,8 miliardi dei fondi di diritto italiano.