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Fondi comuni, svolta a giugno (ma non per gli azionari)

Nel mese di giugno la raccolta netta del risparmio gestito in Italia torna in attivo grazie ai fondi comuni, che hanno catturato 2,2 miliardi di euro di nuove sottoscrizioni nette. Ma resta la disaffezione verso i fondi azionari

di Redazione 24 Luglio 2019 11:28

Dopo quattro mesi in rosso e un mese di maggio da dimenticare (con deflussi netti per 5,5 miliardi di euro ), l’industria italiana del risparmio gestito sembra aver svoltato a giugno. La raccolta netta mensile, in base alle elaborazioni a cura di Assogestioni, si è infatti attestata nel mese a +1,45 miliardi. Un risultato frutto esclusivamente delle adesioni ai fondi comuni, capaci di raccogliere 2,2 miliardi al contrario di quanto hanno fatto sia le gestioni di portafoglio dedicate agli investitori istituzionali (-640 milioni) che quelle collocate presso il pubblico retail (-119 milioni).

I FONDI PREFERITI


Ma quali sono state le categorie di fondi preferite nel mese? Al primo posto assoluto i fondi a indirizzo obbligazionario che hanno catturato flussi netti per 1,2 miliardi, seguiti dai fondi monetari euro (963 milioni), dai prodotti flessibili (345 milioni) e poi da quelli bilanciati (193 milioni). I fondi azionari, invece, ancora una volta, soffrono la prevalenza di riscatti e contabilizzano un saldo mensile negativo per 454 milioni, che porta il bilancio totale da inizio anno per questa categoria a -5,6 miliardi di euro.

CONFERMATA LA DISAFFEZIONE VERSO GLI AZIONARI


La disaffezione mostrata dai risparmiatori italiani verso i fondi a vocazione azionaria è iniziata nel quarto trimestre dello scorso anno quando, tra ottobre e dicembre, la loro raccolta netta segnò un rosso di 1,25 miliardi. Tuttavia in quella circostanza i deflussi potevano trovare una giustificazione nella performance fortemente negativa dei fondi azionari che nel quarto trimestre 2018 lasciarono sul terreno il 13,6%.

Fondi comuni, la correzione di maggio pesa sui dati mensili


Fondi comuni, la correzione di maggio pesa sui dati mensili






LE PERFORMANCE BRILLANTI NON BASTANO


Stavolta, invece, non solo la performance dei fondi azionari non è assolutamente negativa ma è nettamente la migliore tra tutte le categorie da inizio anno: in base agli indici Fideuram, i fondi azionari segnano infatti un robusto +15,7%, contro il +8,3% dei bilanciati e il +5% degli obbligazionari .

ANCORA APERTA LA FERITA DEL QUARTO TRIMESTRE 2018


Secondo alcuni addetti ai lavori, proprio l'inaspettata correzione del quarto trimestre 2018 ha provocato ferite profonde nei sottoscrittori di fondi azionari che sono ancora da rimarginare. Sarà interessante verificare i dati di Assoreti del mese di giugno – che saranno resi noti nei prossimi giorni - per avere la conferma che, come si è potuto constatare fino al mese di maggio, il fenomeno di disaffezione verso i fondi azionari è prevalentemente circoscritto ai clienti degli sportelli bancari.
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