Fondi, chi ha vinto e chi ha perso nel 2013

I sottoscrittori di fondi possono ritenersi moderatamente soddisfatti per quest’anno: da primo gennaio al 18 dicembre scorso il loro guadagno medio, misurato in base all’indice generale dei fondi comuni italiani, si è attestato al +2,91%. Ma gli affari migliori li hanno fatti i possessori di quote di fondi azionari (+8,50%), seguiti dai sottoscrittori di fondi bilanciati (+5,56%) e flessibili (+5,29%).

Rendimenti più limitati, al contrario, per i titolari di fondi obbligazionari (+1,94%) e, soprattutto, di fondi monetari (+0,63%). Da segnalare poi che, all’interno dei fondi azionari, ci sono state ampie differenze di rendimento a secondo della sotto-categoria.

Tra quelli al di sopra della media, spiccano gli azionari America (+22,41%), gli azionari Italia (+19,77%), gli azionari globali internazionali (+17,72%), gli azionari area euro (+17,39%), gli azionari settoriali (+16,11%) e gli azionari Europa (+15,24%).
Al di otto della media, invece, i fondi azionari Pacifico (+2,84%) e soprattutto i fondi azionari Paesi emergenti (-8,24%). Anche tra i diversi fondi a reddito fisso si notano ampie divergenze di rendimento, sebbene meno marcate rispetto a quelle viste nell’ambito dei prodotti a indirizzo azionario.

In ogni caso gli obbligazionari misti (+4,02%), gli obbligazionari euro corporate bond (+3,40%), gli obbligazionari Italia (+3,05%) e gli obbligazionari flessibili (+2,93%) hanno offerto rendimenti superiori alla media mentre gli obbligazionari governativi internazionali (-7,09%), gli obbligazionari paesi emergenti (-6,16%), e gli obbligazionari area dollaro Usa (-5,07%) hanno fatto accusare perdite di una certo consistenza.