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BCE

La Fed carica i mercati, la Bce di Lagarde li deprime

Alla presidente della Bce sono servite molte più parole di quelle del suo collega Powell (Fed) per dire molto di meno. Nessuna novità veramente importante nonostante le tinte fosche dipinte sull’economia della Zona Euro

di Stefano Caratelli 30 Aprile 2020 15:49

Al capo della Fed Jay Powell sono servite molte meno parole per galvanizzare Wall Street ieri sera promettendo che farà di tutto per far ripartire l’economia, mentre la capa della Bce ne ha utilizzate molte di più per dire che non farà praticamente niente di più di quello che sta già facendo. I tassi della banca centrale restano infatti fermi nonostante fossero usciti subito prima della conferenza stampa di Lagarde i numeri del Pil dell’Eurozona peggiori di sempre, mentre sul fronte dello stimolo il nuovo PE-ltro, che sta per Pandemic Emergency long term refinincing operations è più un esercizio semantico che una vera novità.

L’ORIZZONTE TEMPORALE DEGLI INTERVENTI RIMANE LIMITATO AL SUPERAMENTO DEL CONTAGIO


Intanto l’orizzonte temporale degli interventi straordinari della Bce resta limitato al superamento dell’emergenza virus, vale a dire qualche mese, e oltretutto con flessibilità, mentre Lagarde ha parlato poco se non affatto di come intende aiutare la ripresa economica dopo che sarà superato il blocco delle attività auto-inflitto per contrastare la diffusione della pandemia.

IN EUROPA LA POLITICA MONETARIA NON È ACCOMPAGNATA DA FORTI MISURE FISCALI


Una debolezza di ispirazione che contrasta stridentemente con il quadro tracciato dalla stessa Lagarde sugli scenari economici dell’Eurozona, sintetizzato dalla previsione di un Pil dell’area che quest’anno può scendere tra il 5 e il 12% quest’anno, con un impatto ancora più severo nel secondo trimestre. Il problema rappresentato dal fatto che in Europa la politica monetaria non è accompagnata da forti misure fiscali, come in America, è stato commentato da Lagarde con l’auspicio di politiche comuni e coordinate per sostenere la ripresa.

Bce lascia tassi invariati e lancia nuove operazioni di rifinanziamento (Peltro) - News - Financialounge.com


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SE CI SOLO ALTRE ARMI A DISPOSIZIONE PERCHÉ NON USARLE, VISTA LA GRAVITÀ DELLA SITUAZIONE?


È vero che Lagarde ha fatto riferimento a ulteriori armi a disposizione, ma non si capisce perché non le ha tirate fuori, vista la gravità della situazione. I mercati certamente non hanno apprezzato, prima della conferenza stampa avevano preso in Europa direzione Sud e a conferenza stampa finita hanno accentuato il calo, sia a Milano che a Francoforte. Oltretutto da Lagarde non è arrivata nessuna indicazione sul finanziamento in deficit delle eventuali misure fiscali da parte dell’Europa e dei suoi governi, mentre ieri Powell aveva archiviato l’argomento affermando che in questo momento la crescita della spesa pubblica è l’ultima delle sue preoccupazioni.

CONFERMATO CHE GLI ACQUISTI NON DISCRIMINERANNO IN BASE A RATING E EMITTENTI


Un elemento positivo emerso dalle parole della Lagarde è che in diversi passaggi ha fatto capire che continuerà a comprare titoli indipendentemente dalla tipologia delle asset class, dal rating e dal paese emittente. Non ha fatto nomi e si è ben guardata dal citare direttamente l’Italia ma ha ripetuto più volte il termine “all jurisdictions” per farsi capire.
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