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ETF, il bazooka pericoloso della Abenomics

9 Febbraio 2016 06:30
financialounge -  Abenomics Bank of Japan ETF giappone mercati azionari
Si chiamano ETF (Exchange traded funds) e sono il bazooka della Abenomics, la politica ultra espansiva che il premier nipponico Shinzo Abe ha attuato per rilanciare l'economia del suo paese. Per stimolare l’economia, la Banca Centrale giapponese (Bank of Japan) ha deciso che il modo più semplice è comprare ETF azionari sulla Borsa di Tokyo. Un paradosso, secondo alcuni pericoloso.

Gli ETF, i fondi passivi che replicano indici di mercato, settori e titoli, sono stati pensati per il piccolo investitore che vuol risparmiare sulle commissioni e si accontenta di replicare il mercato. Ma a Tokyo il mercato è drogato dagli acquisti di Bank of Japan, che ha in portafoglio oltre la metà, il 52% per l’esattezza, di tutti gli ETF azionari. I dati, pubblicati da Bloomberg, arrivano a fine settembre 2015. Da allora la tendenza è proseguita e c’è chi stima che potrebbe addirittura triplicare l’importo, che in valori assoluti si cifra in una settantina di miliardi di dollari.

Perché è pericoloso? Perche a differenza dei bond, che a seconda della durata vengono a scadenza, gli ETF azionari, così come il sottostante, stanno sempre sul mercato, e prima o poi andranno venduti. Oggi la potenza di fuoco della Bank of Japan è di 25 miliardi di dollari l’anno di acquisti, potrebbe arrivare a 75 miliardi. Con quali effetti sulla Borsa di Tokyo è difficile prevedere.
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