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Claudio Descalzi

Eni, Poste e Finmeccanica: più valore con i nuovi AD

8 Luglio 2014 09:35
financialounge -  Claudio Descalzi eni finmeccanica Francesco Caio Mauro Moretti Piazza Affari Poste Italiane
Finmeccanica, Eni e Poste sono tra le aziende quotate in Piazza Affari che hanno visto il recente avvicendamento degli Amministratori Delegati (AD) che subito si sono messi al lavoro mostrando un certo dinamismo.

Il nuovo Amministratore Delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti, sta lavorando sulla relazione semestrale che fornirà informazioni preziose non soltanto agli analisti e ai soci ma anche all’impostazione del piano industriale. Piano che, secondo Moretti, non si limiterà ad essere un semplice aggiornamento di numeri e date, quanto piuttosto un innovativo planning industriale che dovrebbe prendere corpo entro l'anno. I prossimi sei mesi sono l’arco di tempo che l’agenzia di rating Fitch ha concesso a Finmeccanica confermandole ieri il merito di credito a BB+ che è certamente un segnale di fiducia a Finmeccanica, ma che coincide, non a caso, con il tempo massimo necessario per la elaborazione del nuovo piano industriale.

Giovedi scorso, è invece trapelata la notizia di mercato che Eni starebbe valutando la cessione del suo 42,93% in Saipem per ridurre ulteriormente l’indebitamento e migliorare la struttura finanziaria del gruppo di San Donato.

Il giorno precedente, mercoledi 2 luglio, il nuovo AD di Poste italiane Francesco Caio, ha dichiarato che prima della quotazione in Borsa è necessario assicurare la sostenibilità del business di Poste che deve essere a sua volta garantito dalla sostenibilità di ogni suo singolo business: non soltanto quello del settore finanziario e quello delle assicurazioni ma anche quello dei recapiti che è in forte perdita.

Ma sono altre le decisioni che potrebbero attirare l’attenzione di analisti e investitori sui tre titoli. Infatti proprio il cambio di management potrebbe sorprendere positivamente il mercato nei prossimi 6-12 mesi se, come sembra, i nuovi AD modificheranno la strategia societaria.

In Finmeccanica, per esempio, il management potrebbe lavorare con l’obiettivo di rivalutare alcune divisioni interne prima di cederle in modo che la somma delle parti del gruppo guidato ora da Moretti risulti alla fine superiore alla valorizzazione complessiva attuale di Borsa di Finmeccanica.

Nel caso di Eni, il nuovo amministratore delegato Claudio Descalzi, oltre all’operazione di dismissione di Saipem, potrebbe riuscire a riconvertire la raffineria di Marghera di fondamentale importanza per l’ottimizzazione dei flussi di cassa e, soprattutto, puntare a una più accentuata focalizzazione sulle attività di esplorazione e di produzione che tanto piacciono al mercato in quanto capaci di generare più alti margini operativi.

Poste, infine, dovrebbe quotarsi entro la fine dell’anno con un valore di Borsa di circa 12 miliardi di euro (vedi articolo “Si scaldano i motori dell’IPO delle Poste”). Ma se l’AD Francesco Caio riuscisse a rendere sostenibili tutti i business del gruppo (anche quelli attualmente in perdita), valorizzare ancora di più il risparmio postale e sviluppare il rapporto con la pubblica amministrazione con progetti di sviluppo digitale, il valore del Gruppo Poste potrebbe salire ulteriormente.
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