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Emotività dei mercati

19 Dicembre 2012 08:00
financialounge -  asset class emotività gestore livello di rischio
Per gli addetti ai lavori il paradigma del risk on – risk off è destinato a persistere in modo dominante anche il prossimo anno: solo in pochi infatti confidano in un ritorno alla correlazione sui valori medi del passato. Ma cosa si intende per risk on – risk off?

È il modello, in forma schematica, di comportamento degli investitori sui mercati finanziari. Dall’estate 2011, cioè da quando è esplosa la crisi del debito sovrano della zona euro, la relazione esistente tra il valore di una asset class (azione, obbligazione, commodity, valuta ecc.) e i suoi fondamentali è saltata per far posto a due atteggiamenti contrapposti.

Il primo, risk off, è caratterizzato dal far prevalere ogni avversione al rischio e, di conseguenza, liquidare ogni esposizione presente in portafoglio relativa alle asset class ritenute più rischiose, dalle azioni alle materie prime tradizionali (metalli industriali in primis) dai titoli di stato dei paesi europei periferici alle valute deboli, per far posto alle asset class considerate più solide, dai titoli di stato tedeschi a quelli Usa, dalle valute forti all’oro. Viceversa, non appena l’umore degli investitori tende a tingersi di rosa, ecco che torna l’appetito al rischio e, con esso, l’acquisto delle asse class più rischiose a discapito di quelle più solide.

Si tratta, come si è potuto constatare negli ultimi 18 mesi, di atteggiamenti molto emotivi e poco legati ai reali valori degli investimenti sottostanti. Uno dei motivi, sebbene non il solo, che può spiegare come mai un titolo di stato decennale tedesco renda il l’1,4%, un treasury Usa a 10 anni l’1,6%, un Oat francese scadenza 2022 il 2,1% mentre il Btp decennale riconosce il 4,5% (peraltro in contrazione di oltre un punto percentuale rispetto a tre mesi fa).

Resta il fatto che in questo contesto, il lavoro dei gestori di fondi e sicav, e a maggior ragione il fai da te, è ancora più complesso in quanto i mercati non rispondono a logiche di valore ma a spinte emotive.
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